Nuovo centro commerciale a Limena: Ascom tra il critico ed il preoccupato

 

La sospensiva che avevano richiesto al Tar del Veneto non c’è (anche perché, ad onor del vero, danni immediati non ne esistono), ma non c’è nemmeno la conferma della legittimità del mega centro commerciale previsto dalla giunta municipale di Limena.
“E questo, per il momento, a noi basta – dichiara Franco Pasqualetti, vicepresidente dell’Ascom deputato al “presidio” del territorio – perché sfido chiunque ad investire in assenza di una sentenza che non è entrata ancora nel merito. Per cui: bocce ferme e arrivederci a quando il Tribunale Amministrativo affronterà il merito della questione e, sul merito, noi siamo convinti di essere nel giusto”.

Dunque permane la situazione di stallo. E permane, soprattutto, la mobilitazione dell’Ascom, impegnata, proprio in questi giorni a richiedere a tutti i candidati sindaci dei comuni dove si voterà fra due domeniche, la sottoscrizione del proprio documento nel quale uno dei punti qualificanti è l’opposizione a nuove grandi strutture di vendita non solo nel comune oggetto delle elezioni, ma anche – con evidente chiamata in causa dei raggruppamenti politici – nell’intero territorio provinciale.

“Purtroppo – aggiunge Pasqualetti – il comune di Limena ha deciso di “svendere” per un pugno (consistente) di euro un territorio depauperando un’intera comunità e, mettendo in serissima difficoltà il commercio di vicinato a tutto svantaggio degli anziani e con la prospettiva che, una volta spente le luci anche dell’ultimo negozio del centro di Limena, si spenga anche la sua vita sociale”.

E conclude con una punta di rinnovata polemica:

“Abbiamo notizia che strani personaggi – stigmatizza il vicepresidente dell’Ascom – stanno contattando i ricorrenti promettendo mari e monti a chi si dovesse defilare. Una chiara azione di contrasto scorretta che non solo non ci fa indietreggiare di un millimetro ma, semmai, ci induce a intensificare la nostra battaglia”.