Chiuso per la terza volta in due anni il Blue Ghost, maxi internet point da 50 postazioni di via Tommaseo. Il locale, gestito da un cittadino cinese, era già stato chiuso per 20 giorni ad aprile dell’anno scorso e per 30 giorni a luglio di quest’anno. In entrambi i casi precedenti come questa volta la motivazione è sempre la stessa: ai clienti è permesso navigare in internet e telefonare senza che prima l’addetto controlli i loro documenti e li identifichi in un apposito registro, come prescrive la legge antiterrorismo. Oltre alla sanzione amministrativa prevista, che sfiora i mille euro, il questore Luigi Savina ha intimato al titola re della licenza di tenere la serranda abbassata per 45 giorni. I molti stranieri che frequentano la zona quindi dovranno trovarsi fino al prossimo 2 gennaio un altro posto dove andare per chiamare casa o controllare le email ricevute dai parenti.
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