“A giudicare da ciò che si legge direi che da oggi si può pagare l’affitto in contanti e non è nemmeno più il caso di emettere ricevuta alcuna. Sbaglio o gli esempi che ci vengono dall’alto suggeriscono un comportamento di questo tipo?”
Non sa nemmeno lui se riderci su. Di sicuro è più sconcertato che arrabbiato Fabio Di Stasio, direttore di Artigianfidi Padova, di fronte alle giustificazioni addotte dal Ministro dell’Economia in ordine alll’affitto di un appartamento.
“Stento a credere – continua Di Stasio – che mentre agli operatori economici viene chiesto di “tracciare” i pagamenti e mentre i cittadini sono costretti a dichiarare generalità e codice fiscale per acquisti superiori a 3.600 euro, il ministro deputato a governare i tributi operi in maniera totalmente difforme. Siccome non voglio essere malevolo, penso si tratti di un suggerimento nei confronti dei poveri contribuenti vessati dal fisco. In altre parole: un “kit” di sopravvivenza per superare la fase molto critica dell’economia”.
Rimane comunque amaro il commento finale di Di Stasio.
“E’ evidente -conclude il direttore di Artigianfidi Padova – che esistono due pesi e due misure. Purtroppo, mentre c’è un Paese che fa e disfa senza sentirsi minimante in obbligo di rendere conto del proprio operato, ce n’è un altro, rappresentato dalle migliaia di piccoli imprenditori che si rivolgono a noi con l’obiettivo di ottenere garanzie per un fido per liquidità perchè la crisi li sta mettendo in ginocchio, che non ha più fiducia non solo in chi li governa ma anche, più semplicemente e drammaticamente, nel futuro che ci attende”.
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