Concordi: da cinema tempio della decima musa a relitto sfregiato

 

“Questa antica sede teatrale eretta nel 1652 da Pio enea degli Obizzi nel secondo ottocento dai “Concordi” avviata a lustro maggiore che prima accolse in Padova l’arguta e pensosa umanità di Carlo Goldoni abbandonata dal 1885 ai doviziosi ricordi d’un passato insigne riecheggiante le divine armonie di Rossini e di Verdi per singola geniale iniziativa risorgeva in veste nuova consacrata ai fasti prodigiosi della decima musa”.
Era il 1941, diciannovesimo dell’era fascista, quando i padovani posero questa lapide sulla facciata del cinema Concordi di via San Martino e Solferino. Sono passati 70 anni e il Concordi è di nuovo in abbandono. Anni fa i proprietari, la famiglia Stimamiglio, proposero di farne un parcheggio. Non se ne fece nulla. E il Concordi rimane lì, vuoto, coperto di scritte. Analogamente a quanto avviene per il cinema Altino. Che peccato