Dalla cellula Coscioni di Padova riceviamo e pubblichiamo:
Domani il consiglio comunale di Padova discuterà tre mozioni che chiedono al sindaco e alla giunta di istituire un strumento che consenta ai cittadini di registrare l’avvenuto deposito delle proprie Dichiarazioni anticipate di volontà. L’argomento approda in aula dopo più di due anni di attesa, che si conclude positivamente per la sintesi raggiunta tra le due forze di maggioranza, Sel e Pd, e la Cellula Coscioni di Padova. Il testo della Cellula Coscioni di Padova, presentato ad ottobre dello scorso anno con la collaborazione dell’Uarr, era stato depositato con 613 firme come delibera di iniziativa popolare, che per un vizio di forma è stata trasformata in mozione e presentato dalla presidente del consiglio comunale, di Rifondazione Comunista. La mozione di Sel risale a febbraio del 2009 e prima ancora un testo analogo è stato presentato da Rifondazione Comunista. La mozione del Pd, presentata nei giorni scorsi e sulla quale è previsto il voto favorevole della maggioranza, afferma tra l’altro che il potere politico e quello legislativo non possono operare in modo tale da sostituire le proprie decisioni a quelle libere e consapevoli dell’interessato, mentre devono intervenire al fine di favorire e assicurare il rispetto di tali libere decisioni nella costante tutela della persona. E chiede, inoltre, al Parlamento che si arrivi, quanto prima, alla discussione e all’approvazione di una legge che tuteli la libertà e la dignità della persona nel caso in cui questa si trovi nelle condizioni di non essere più in grado di esprimere liberamente la propria volontà.
Cellula Coscioni di Padova
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