“I padovani sanno quanto io tenga alla cultura e alla valorizzazione degli spazi dove essa può svolgersi e ravvivarsi”.
All’indomani delle accuse di Angelo Ferro in tribunale (clicca qui per leggere l’articolo del Mattino) sul pasticcio dell’eredità Conte, Giustina Destro ha mandato un comunicato di apprezzamento al progetto di ammodernamento del complesso degli Eremitani. Ed a me personalmente sono cadute le braccia. Perchè da Giustina Destro, che è una donna coraggiosa, mi aspettavo un comunicato che non parlasse dell’arte, ma una nota o meglio una conferenza stampa in cui rispondesse alle accuse di Angelo Ferro, in cui difendesse il proprio onore, quello del commercialista Castellini, che è stato fiduciario della campagna elettorale dell’ultimo candidato del centrodestra in città Marco Marin. Ed invece niente. Silenzio. difesa dall’avvocato Longo, che parla di “gossip buono per i giornali” Giustina Destro continua a tacere. Io non posso credere che l’ex sindaco e parlamentare della Repubblica, già componente della Giunta di Confindustria andasse da un uomo morente a chiedere con insistenza che adottasse uno dei suoi figli per intestarsi il formidabile patrimonio di 80 milioni di euro. Non ci credo perchè do a Giustina Destro il beneficio del dubbio: Giustina Conte lo conosceva bene, la madre era inquilina di uno dei palazzi che l’imprenditore del pellame aveva in città. C’è un dovere morale di chiarezza in questa vicenda al di là dei risvolti penali. Perchè Giustina Destro è un personaggio pubblico e perchè una parte di quel formidabile patrimonio è frutto di una colossale evasione fiscale. Quindi sono soldi di tutti. Non solo soldi di Giustina Destro (che ricevette in qualità di presidente di Libera fondazione 970 mila di euro dal fedifrago maggiordomo), nè del commercialista Castellini, indagato per riciclaggio ed altri reati di natura finanziaria. Sono soldi della città. Racconta Angelo Ferro che quel patrimonio, dopo un colloquio con il capo dei gesuiti padre Pretto Conte li aveva idealmente destinati ad opere di carità, tra Cottolengo, Cuamm e Oic. Ed invece sono spariti chissà dove. Giustina, dacci una mano a capire perchè sono stati derubati del futuro migliaia di bambini che potrebbero essere stati curati dal Cuamm. Te lo chiede la tua onorabilità. Non vorrei che quel silenzio fosse pieno di imbarazzo, dettato da una verità inconfessabile
Alberto Gottardo