Falso dentista scoperto dalla Guardia di Finanza a Veggiano

 

È finita con una denuncia all’Autorità Giudiziaria e l’avvio di approfonditi accertamenti tributari la carriera di un falso dentista che operava tra le mura domestiche a Veggiano (Padova).
A scoprirlo, gli uomini della Compagnia della Guardia di Finanza di Padova.
L’uomo, già dipendente di un laboratorio di implantologia, aveva pensato bene di prendere in cura i clienti dell’azienda per la quale lavorava, allestendo un proprio studio odontoiatrico confinato tra tinello, soggiorno e camera da letto di casa, munito di sala d’attesa, sala visita con poltrona e sala radiologica.
Gli appostamenti effettuati nelle adiacenze dell’immobile residenziale non hanno tardato a dare le risultanze che i finanzieri si attendevano: ogni pomeriggio, con regolarità, un viavai di persone (con punte fino ad una decina di clienti) si susseguiva nell’accedere ed uscire da quell’abitazione ad uso privato.
Per eludere la videosorveglianza all’ingresso e cogliere l’uomo in flagranza, i militari hanno dovuto, a loro volta, fingersi pazienti. Grazie all’escamotage, il falso odontoiatra è stato smascherato mentre era intento ad eseguire un delicatissimo intervento di implantologia.
Si tratta di uno dei quasi 15.000 falsi camici bianchi (questi sono i numeri comunicati dall’Ordine Nazionale dei Medici nel 2010) pronti ad offrire cure sanitarie “low cost”. La convenienza economica, con prezzi sotto la media di settore, ha spinto oltre un centinaio di persone ad affidarsi alle cure del falso dentista e a far lievitare in breve tempo il numero dei suoi assistiti.
Con i proventi illecitamente ottenuti in anni di esercizio abusivo, il dentista “fai da te” era riuscito ad accantonare un ingente patrimonio personale che gli permetteva di condurre una vita agiata, caratterizzata da investimenti immobiliari e acquisti di auto di lusso.
Un tenore di vita apparentemente inspiegabile, soprattutto se messo in relazione alla sua dichiarazione annuale, nella quale i redditi ammontavano ad appena 12mila euro. Per il “falso odontoiatra” “incisivi” non sono più solo i denti accanto a canini e premolari, ma anche gli accertamenti tributari delle Fiamme Gialle.