Ici, la chiesa di Padova paga 660mila euro di tasse sugli immobili diocesani

 

La Difesa del popolo, nel numero in uscita domenica 18 dicembre, propone tre pagine in cui, con trasparenza, viene presentato l’ammontare dei pagamenti ICI della Chiesa di Padova per le quattro principali entità: Diocesi, Ente Seminario, Movimento apostolico diocesano, Istituto diocesano di sostentamento del clero. Un’operazione che attraverso i numeri cerca in primo luogo di informare quanti su questo tema si esprimono senza le adeguate documentazioni.
Chiarite le disposizioni di legge, la Difesa del popolo afferma che sommando l’ICI pagata dalle prime quattro principali voci diocesane (Diocesi, Seminario, Mad e Istituto per il sostentamento del clero) e da 360 parrocchie su 459 (non tutte infatti si riferiscono al medesimo studio commercialista) «nel 2011 l’ICI dovuta e versata è stata pari a 660mila euro e spiccioli».

E l’inchiesta prosegue: «Sembra un paradosso, ma l’ICI la pagano anche le Cucine economiche popolari, e nemmeno poco: per l’esattezza sono 9.046 gli euro che gravano sulla struttura per via di una delle tante astrusità della legge. Non che manchi, evidentemente, la finalità assistenziale. Ma non essendo le cucine proprietarie dell’immobile, la norma non prevede esenzioni».
Complessivamente invece il MAD, Movimento apostolico diocesano, (associazione laicale ecclesiale), a cui fanno capo tra l’altro Casa Pio X e la multisala PIO X, ha pagato quest’anno per le sue proprietà 48.868 euro di ICI. Mentre per l’ente Diocesi: «la spesa ICI complessiva assomma nel 2011 a 32.400 euro. Sono esenti il Vescovado, le ex case canoniche adiacenti alle chiese del centro storico non più parrocchie (San Gaetano, San Luca, San Clemente, San Massimo, via San Pietro) in quanto pertinenze di luogo di culto e poche altre proprietà, tra cui i monasteri di Montegalda e Cogollo del Cengio, la Casa del clero dove risiedono i sacerdoti anziani, la Casa Madre Teresa di Calcutta a Rubano». Mentre l’ICI viene regolarmente pagata «per tutti i locali di piazza Duomo affittati a esercizi commerciali»: dalla pasticceria alla Libreria San Paolo Gregoriana, ecc., con l’unica agevolazione prevista dalla legge per tutti gli edifici vincolati dalla Sovrintendenza e quindi considerati di valore storico: cosa che vale per qualsiasi altro privato cittadino

Regolarmente soggette al pagamento dell’ICI sono altre proprietà immobiliari affittate in città, come pure soggetto all’imposta comunale è lo stabile di via Cernaia che ospita Telechiara, la Difesa del popolo, Bluradio, Nordest pubblicità, Unitelm, su cui si pagano ben 10.305 euro.
L’ente Seminario paga regolarmente l’ICI sulle proprietà giunte nel corso del tempo sotto forma di lasciti o di investimenti. Complessivamente nel 2011 l’importo dell’ICI è stato di 36.160 euro. Per quanto riguarda l’Istituto diocesano sostentamento del clero, il cui patrimonio è utilizzato per statuto al sostentamento del clero, per il 2011 ha versato 305.916 euro di ICI.
Un totale che compresa l’ICI pagate da 360 parrocchie ammonta a circa 660mila euro