C’è un cavallo che gareggia in Italia e che ogni volta che vince porta nelle casse dell’erario migliaia di euro. Si chiama Mustang Grif, figlio del mitico Varenne. Fa parte idealmente della scuderia della Guardia di finanza di Padova che lo ha sequestrato tre anni fa nell’ambito di una indagine che ha portato alla scoperta di due milioni di euro di evasione fiscale oltre ad un giro di riciclaggio internazionale la cui indagine si è conclusa nelle scorse settimane. (clicca qui per vedere il filmato di Mustang Grif vincente a Ravenna) Il 7 agosto scorso per esempio Mustang Grif (figlio dei cavalli Varenne e Eva di Jesolo) ha riportato con un percorso tutto di testa il prestigioso Città di Cesena. Mustrang Grif, guidato come di consueto da Antonio Greppi (allenatore Jerry Riordan), ha chiuso la corsa in 13.3 con alle spalle Moses Rob che lo aveva attaccato all’uscita dell’ultima curva. È la sesta vittoria in carriera per il figlio di Varenne nato al Grifone, che in tre anni di carriera ha guadagnato oltre 146mila euro. Gli uomini del colonnello Ivano Maccani hanno contestato all’evasore padovano, attivo nell’ambito della logistica, l’omesso versamento di IVA e ritenute IRPEF per 1,5 milioni e di contributi previdenziali per oltre 2,2 milioni nonché il riciclaggio internazionale, la bancarotta fraudolenta e l’impiego di beni di provenienza illecita. (clicca qui per vedere le immagini del blitz della finanza di Padova)
Milioni di euro, riciclati tramite una fiduciaria svizzera, rientravano successivamente in Italia per essere investiti in cavalli da corsa tra i quali il podio spetta di diritto a Mustang Grif, giovanissimo e promettente, già vincitore di numerose e prestigiose gare con premi in denaro per oltre 150mila euro, valutato 600mila euro, continuando a confermare le qualità del nobile padre, il purosangueVarenne. (clicca qui per vedere il servizio di Corriere.tv)
“Questa indagine – spiega il colonnello Ivano Maccani – testimonia l’efficacia della strategia di fondo del Corpo che mira a colpire in maniera trasversale l’economia illegale nel suo complesso. Andiamo oltre l’evasione fiscale aggredendo anche tutti quei fenomeni illeciti che si accompagnano a quelli evasivi. Poi se il sequestro del cavallo porta alla vincita di premi siamo, francamente, ancora più contenti sia per l’erario, a cui sono arrivati 150mila euro, che per il cavallo. Grazie all’individuazione delle ricchezze nascoste e al conseguente sequestro del patrimonio acquisito a scapito di 300 operai e delle casse dello Stato, restituiremo alla società civile ciò che le è stato illecitamente sottratto”.
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