La Cisl denuncia: le ex Apt abbandonate dalla Regione

 

Sopravvivenza a rischio per l’Azienda Turismo Padova Terme Euganee, l’ex Azienda di Promozione Turistica della nostra provincia. E’ l’indicazione emersa dall’incontro odierno che le organizzazioni sindacali di categoria e le Rsu hanno avuto con il direttore dell’ente Stefan Marchioro. Le retribuzioni dei 27 dipendenti saranno garantite soltanto fino a marzo, in attesa che la Regione Veneto assuma i provvedimenti necessari a garantire la prosecuzione dell’attività.

“In base alla previsione normativa – spiega Paolo Abbiendi, della Cisl Funzione Pubblica – alle Province dovrebbe spettare unicamente il ruolo di coordinamento delle ex Apt, mentre la gestione dei servizi turistici sembra destinata al comune capoluogo e ai centri termali. In questa fase di passaggio l’Azienda Turismo sconta però una mancanza di rappresentatività. E nel bilancio regionale non sarebbe stata stanziata la quota destinata all’ente di promozione turistica. Per il 2012 i costi del personale, oggi privi di copertura, sono stati stimati in 968.000 euro”.

“Con grande senso di responsabilità – prosegue il sindacalista – già lo scorso anno abbiamo accettato la rinuncia alle assunzioni di personale a chiamata e la riduzione del 20% delle quote di salario accessorio, straordinari compresi. Oggi abbiamo appreso che potranno essere erogati soltanto i primi tre stipendi del 2012 con il minimo delle indennità accessorie. Poi sarà un salto nel buio. Siamo preoccupati per il futuro di 27 lavoratori e delle loro famiglie visto che al momento risulta impossibile programmare con continuità l’erogazione dei servizi turistici sul territorio”.

“La Regione Veneto – conclude Abbiendi – deve riassegnare a quest’azienda il ruolo e le funzioni che le spettano rivalutando la professionalità e la competenza dei lavoratori. E’ evidente che dovranno essere reperite in tempi rapidi le risorse necessarie alla prosecuzione dell’attività. Non è più il tempo degli indugi anche per non ritrovarci nelle condizioni di Belluno dove la locale azienda turistica ha dovuto licenziare sette dipendenti. Stiamo parlando di un ente di straordinaria importanza per un territorio come quello padovano che conserva una notevole vocazione turistica. E in un momento di crisi non possiamo permetterci di indebolire una risorsa fondamentale per la nostra economia”.