Dal comitato a sostegno della candidatura di Mauro Fecchio a coordinatore provinciale del Pdl riceviamo e pubblichiamo:
“Le regole non sono un modo per consolidare una classe di potere ma il mezzo migliore per garantire un partito che sappia essere davvero inclusivo”.
A dirlo è stato oggi a Padova il candidato coordinatore del Pdl Provinciale Mauro Fecchio che accanto a numerosi colleghi di partito ha presentato la sua lista in vista del Congresso provinciale di domani.
“Servono regole chiare per essere davvero credibili”, ha proseguito Fecchio. “Ci devono spiegare, ad esempio, come mai l’onorevole Fabio Gava – che ha votato contro il suo stesso Governo – risulti ancora iscritto al Pdl nonostante il coordinamento regionale avesse espresso un orientamento ben diverso. O ancora. Qualcuno dovrà dirci perchè in alcune realtà del Padovano si siano fatte allenze con esponenti del Pd e del centrosinistra in generale, accordi che vanno a escludere automaticamente altre realtà del centrodestra”.
Concetti che sono stati ribaditi anche da Giuliano Martini, candidato a vice-coordinatore. Da sindaco di Vo’ Martini ha denunciato come spesso il “fuoco amico” sia quello più deleterio: “Gli avversari più pericolosi e insidiosi sono spesso all’interno dello stesso partito. E’ una cosa che non possiamo più permetterci. Darsi delle regole significa portare avanti una politica unitaria e basata sulla lealtà”.
Un riferimento alla linea di altre liste presenti alla competizione elettorale di domani è arrivato da Raffaele Zanon: “E’ sbagliato e fuorviante sostenere che il Pdl è soprattutto il partito degli amministratori. Prima di tutto, il Pdl deve essere il partito della gente, dei cittadini e poi degli amministratori. Dobbiamo ripartire dai bisogni delle persone e ascoltare il variegato mondo dell’associazionismo che troppo spesso risponde a dei vuoti lasciati dalla politica”.
“Solo in questo modo”, ha aggiunto Marco Pirillo dei Popolari di Giovanardi, “si può fare un partito vero”.
“Bisogna ripartire dal territorio senza filtri”, l’appello di Alberto Daniele che allo stesso tempo ha espresso dei dubbi sulla candidatura dell’attuale presidente della Provincia Barbara Degani: “E’ un segnale sbagliato: sembra che qualcuno, piuttosto che innovare, voglia mantenere certe posizioni. E’ un messaggio che può ingenerare sfiducia”.Piergiorgio Cortelazzo ha sostenuto che la lista Padova Protagonista guidata da Fecchio si pone come obiettivo la costruzione di un partito plurale che include e non esclude.
Le regole vanno rispettate ma non possono essere utilizzate per escludere i dissidenti.
La formazione di una classe dirigente si fa non solo attraverso la cooptazione degli amministratori ma deve lasciare spazio ai giovani e agli esponenti della società civile, in particolare associazionismo, categorie e sindacati.