Quanti trota ci sono in politica, nelle imprese, in università, nei giornali? Forse è questa la domanda giusta da farsi. Il Trota, il figlio di Umberto Bossi, il Renzo dallo sguardo bovino, lui che ha faticato tantissimo da studente ed ancora più da politico, può dare una lezione all’Italia se porterà ad interrogarsi su quanto siano inutili gli utili idioti. Me ne vengono in mente una mezza dozzina pensando alla politica locale, altrettanti pensando al giornalismo veneto (perchè bisogna pensare anche in casa propria). Giovani portati in palmo di mano dall’establishment di riferimento perchè figli/nipoti o semplicemente leccaculo di riferimento del potente giusto, sia esso un vecchio imprenditore, un affermato giornalista o il potente della nomenklatura poco importa, anche perchè spesso c’è osmosi tra mondi diversi. Ed allora non spariamo sul Trota di Brescia, pensiamo ai tanti trota di casa nostra, e magari mettiamo al loro posto delle persone capaci. Altrimenti credo che si potrà ridere di Bossi e della Lega solo a mezza bocca
Alberto Gottardo