Ho sentito Marcello Cestaro all’uscita dallo stadio Euganeo dire “Vado via ed a Padova non ci torno più”. Spero non sia vero, perchè almeno a quanto sembra, vorrebbe dire per il Padova calcio quasi sicuramente il declino, forse il fallimento e ricominciare dalla serie D con il Venezia e il San Paolo. Sarebbe proprio una brutta grana. Marcello Cestaro dopo tutti i milioni di euro buttati letteralmente via non meritava una sconfitta così brutta come quella di ieri sera. Un 6 a 0 all’Euganeo non si era visto nemmeno nei momenti più cupi del secondo anno di serie A. Una cosa però va detta: un conto è non meritarsi una sconfitta del genere, un altro è costruire una società degna di accarezzare il sogno della serie A. Ed è questa la peggiore sconfitta di Marcello Cestaro, magari per colpe non sue, o non del tutto almeno, dietro al falò di almeno una dozzina di milioni di euro, della sua gestione non rimane niente: dopo di lui il diluvio. Quanta distanza dai Gabrielli a Cittadella e dai Pozzo a Udine! Di ieri sera mi sono piaciute comunque due cose: il silenzio perfetto in ricordo di Morosini e gli applausi della tribuna ovest al Pescara di Zeman. L’Euganeo ha dimostrato di apprezzare il calcio, anche nella serata che di fatto potrebbe addirittura segnare l’addio al calcio professionistico della piazza padovana. Perchè se non andiamo in serie A, ed a questo punto sembra sempre meno probabile, difficilmente Cestaro e compagni di disavventure scuciranno di nuovo del denaro … E trovare qualcun altro che pompa cinque sei milioni di euro tra sponsorship e aumenti di capitale dentro una squadra di calcio sembra abbastanza improbabile. Purtroppo o per fortuna?
Alberto Gottardo