Per fortuna che c’è Alex Zanardi. Dopo il 6 a 0 subito dai mercenari viziati del Padova all’Euganeo, dopo le scene dei soliti violenti idioti a Genova, vedi un uomo senza gambe sfrecciare felice come un ragazzino e tutto ritorna a posto. Alex Zanardi è un mito, anche se non ha migliaia di persone che scandiscono il suo nome in uno stadio. C’erano una ventina di persone ad attenderlo al traguardo in Prato della Valle. Peccato. Tutti gli altri si sono persi la semplicità di un uomo vero, che con un sorriso ti fa dimenticare le esasperazioni viste venerdì sera all’Euganeo, con un presidente milionario in lacrime, duecento ultras a fare casino fuori dallo stadio per la partita di pallone più bella vista nella storia recente dei biancoscudati, con un Pescara che vale economicamente un terzo dell’invincibile armata padovana, e le ha suonate per 90 minuti agli sbruffoni con stipendi da serie A. Poi vedi che a Genova cento violenti fanno quello che vogliono al Marassi e ti rendi conto che sarebbe giusto che allo stadio di Genova ci fossero stati solo loro. E forse andrà a finire così. Io ho deciso di essere un ultras di Alex Zanardi, tifo la sua disponibilità, la sua forza e la sua semplicità. I viziati del calcio, i decerebrati delle partite sospese, mi fanno sempre più pena. Il vero handicap è il loro, anche se hanno tutte e due le gambe.
Alberto Gottardo