“Abbiamo già raggiunto le 27mila firme per l’abolizione di Equitalia. E chiediamo che in attesa della chiusura di questa stortura giuridico economica venga fatta una operazione trasparenza circa il destino del patrimonio immobiliare che viene messo all’asta a seguito dei pignoramenti che Equitalia pratica a centinaia ogni mese in Italia”. A dirlo il vice presidente nazionale di Federcontribuenti Marco Paccagnella.
“Troppo spesso assistiamo all’aggiudicazione all’asta degli immobili pignorati da parte dei soliti noti – attacca Paccagnella – ebbene chiediamo che Equitalia renda pubblici gli elenchi delle società o dei privati cittadini che mettono le mani sugli immobili dei cittadini che a causa di debiti non pagati all’erario o alle pubbliche amministrazioni si vedono confiscate case e capannoni. Inoltre crediamo sarebbe utile, oltre che equo, riconoscere un diritto di prelazione alle persone che perdono l’immobile della durata di cinque anni sugli stessi immobili”. Sulla scorta di quanto avviene per il mutuo prima casa, Federcontribuenti per voce del suo vice presidente nazionale, propone che chi acquista all’asta gli immobili pignorati debba tenerli almeno 5 anni e che debba restituirli al legittimo proprietario per lo stesso prezzo dell’asta, nel caso in cui la persona sia in grado di pagare il riscatto del bene, chiaramente. “E’ una questione di equità – conclude Marco Paccagnella – e per una volta vorremmo che Equitalia mantenesse fede al suo nome ed alla sua condizione di Spa privata con soci pubblici: non è ammissibile che si perpretino appropriazioni da parte dei soliti noti calpestando i diritti dei cittadini in temporanea difficoltà”.