Locali travestiti da circoli per evadere le tasse: 27 stangati su 50 controllati dalla Gdf

 

Stretta della Guardia di finanza sui circoli privati, in un caso su due, a quanto emerge dai dati di un recente controllo effettuato tra Padova e provincia, paraventi dietro cui si celano vere e proprie imprese profit del divertimento notturno. A scoprire 27 locali a tutti gli effetti travestiti da circoli su 50 controlli effettuati nelle ultime settimane gli uomini agli ordini del colonnello Ivano Maccani. “Si tratta di una vera e propria “moda” quella diffusasi negli ultimi mesi – spiega il colonnello Maccani, comandante provinciale della Guardia di finanza di Padova – Tramutare la propria attività commerciale dedita all’intrattenimento notturno in un circolo privato con finalità culturali è fraudolento verso il fisco e anche scorretto verso chi paga tutte le tasse ed opera nello stesso settore”.

I controlli delle Fiamme Gialle di Padova, concentrati su 50 circoli, hanno consentito di scoprire la vera motivazione che ha stimolato il proliferare dei circoli: l’evasione fiscale.

Insomma un “escamotage” per cercare di occultare gli incassi accumulati, sfruttando illecitamente le agevolazioni previste per le associazioni che, ad esempio, non sono tenute ad emettere scontrini fiscali in quanto soggette ad un regime di tassazione particolarmente vantaggioso.

L’ultimo controllo in senso temporale, riguarda un noto locale ubicato in provincia di Padova. Nel giorno dell’inaugurazione, gli organizzatori dell’evento avevano dato il via ad un vero e proprio “tesseramento di massa” nei confronti di tutti coloro che accedevano.

In una sola serata, i finanzieri della Compagnia di Padova hanno contestato oltre 200 violazioni.

In un anno di controlli da parte delle Fiamme Gialle patavine sono stati recuperati oltre 600.000 euro di incassi sottratti a tassazione, accertate violazioni all’IVA per 150.000 euro e “pizzicati” 27 falsi circoli privati.

Non solo, rilevanti anche gli importi sottratti allo Stato per l’omesso rilascio dei titoli di accesso ai clienti all’atto dell’ingresso. (Ansa)