Vanno per le lunghe le procedure di avvio dei lavori all’interno della basilica del Santo in conseguenza del distacco di una parte dell’intonaco di una lunetta affrescata sulla volta del transetto che porta alla cappella delle reliquie del Santo. La cappella da tre giorni è chiusa alla venerazione del pubblico, circostanza che non ha precedenti nella storia di 800 anni della basilica. E lo rimarrà con ogni probabilità anche domani dato che il Vaticano, priprietario della basilica secondo i concordati, ha richiesto alla Veneranda Arca del Santo, ente che si occupa della manutenzione della basilica, tutta la documentazione relativa alla ricognizione di ieri mattina. Documentazione che verrà vagliata dai vertici preposti alla vigilanza sulle spese del luogo di culto. Anche monsignor Francesco Gioia, delegato pontificio per la basilica, deve essere sentito dai vertici del Vaticano prima di dare inizio ai lavori. A Padova è atteso con una certa trepidazione il via libera ai lavori di consolidamento e messa in sicurezza della parte danneggiata dal terremoto, anche in vista della tredicina antoniana, il periodo di preparazione alla festa di Sant’Antonio, che cade il 13 giugno e culmina con una processione che attira in città ogni anno migliaia di fedeli da tutto il mondo.
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