Una agguerrita associazione criminale è stata sgominata questa notte dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Padova, a conclusione di un’attività d’indagine durata quasi due anni. Il blitz, che ha visto impegnati circa 400 Carabinieri ed ha interessato – oltre a Padova – anche altre Province del Veneto tra cui Venezia, Vicenza, Verona, Rovigo, ma anche città come Ferrara, Ravenna, Pisa e Brindisi, ha portato in manette una ventina di individui – principalmente veneti – in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa a loro carico dal GIP del tribunale di Venezia, Dott.ssa Roberta Marchiori, su richiesta del Pubblico Ministero Dott.ssa Rita Ugolini della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Venezia. Il principale capo d’imputazione ravvisa in primo luogo proprio il reato associativo di cui all’art. 74 del D..P.R. 309/90 con l’aggravante della disponibilità di armi e di materie esplodenti da parte dello stesso sodalizio.
L’operazione, denominata convenzionalmente “PERSICUS”, è stata resa possibile grazie ad un proficuo rapporto di collaborazione con la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (D.C.S.A.) di Roma che ha permesso di infiltrare due Carabinieri di Padova come agenti “undercover” favorendo la comprensione delle dinamiche interne del gruppo criminale (delineando le figure dei capi e dei gregari) e permettendo di: documentare centinaia di cessioni di cocaina, eseguire decine di arresti in flagranza, sequestrare ingenti quantitativi di cocaina, un arsenale di armi (da guerra ma anche altre di fabbricazione artigianale) esplosivi, contanti per oltre 100.000 euro e 4 auto di lusso.