Rissa verbale tra Zanonato e Galan: se ne sono dette di tutti i colori

 

Rissa verbale tra il sindaco di Padova Flavio Zanonato ed il governatore del Veneto Giancarlo Galan oggi poco dopo mezzogiorno durante il dibattito sul futuro della sanità veneta organizzato dalla fondazione Città della speranza. “C’è un concetto: non hai fatto nulla per il nuovo ospedale”. Questo l’inizio dello scontro tra Zanonato e Galan al convegno sulla nuova torre dell’istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza. L’incontro, moderato dalla giornalista mediaset Cesara Bonamici, ha rischiato di finire ancora prima di iniziare quando il sindaco di Padova Flavio Zanonato si è alzato fingendo di andarsene perchè il governatore del Veneto Giancarlo Galan aveva attaccato la Cgil sulla questione del nuovo ospedale, definendo il sindacato “una associazione di pensionati”. Il sindaco di Padova, dopo aver battibeccato anche con delle persone tra il pubblico, è ritornato verso Galan ed ha continuato a scandire: “Non hai fatto nulla – ha ribadito Zanonato visibilmente agitato – c’è anche gente che ti risponde, hai capito. Devi smetterla”. Galan ha risposto con un sorriso, mentre rimanevano in un imbarazzato silenzio il rettore dell’univeristà di Padova Vicenzo Milanesi ed il presidente della provincia di Padova Vittorio Casarin. La rissa verbale è stata spenta quando il presidente della fondazione Città della speranza Marco Masello che ha invitato gli ospiti a darsi un contegno dicendo “Questa è l’Italietta che non vogliamo”. 
Dopo che il sindaco si è seduto lo scontro è continuato su toni più urbani.
”Perchè dobbiamo gioire oggi per l’inizio della realizzazione della nuova Città della speranza e non ieri per la costruzione dell’ospedale più bello d’Europa a Mestre e domani per quello di Padova? C’è dell’ipocrisia in questo”. Il sindaco di Padova Flavio Zanonato ha interrotto Galan dicendogli “Stai facendo propaganda, devi smetterla” al che Galan ha risposto “Io difendo un sistema sanitario straordinario”, con Zanonato che controbatteva “lo difendiamo tutti”. 
Oltre ad attaccare la Cgil, sulla opposizione dell’entrata di privati in servizi accessori negli ospedali, Galan ha detto: ”Chi dice che stiamo dando la sanità in mano ai privati mente sapendo di mentire. E’ notorio che nessun servizio sanitario è stato dato in mano ai privati. La sinistra e la Cgil polemizzano forse perchè vorrebbero che gli ospedali fossero gestiti dalle Coop. A me invece chi fa la lavanderia, la sterilizzazione degli strumenti o la mensa. A me interessa che le cose funzionino”. 
Sull’iva al 20 per cento sulla costruzione degli ospedali Giancarlo Galan aggiunge: ”Io non sono lo Stato quindi non posso fare molto su questa questione. Anch’io sono contrario al fatto che un quinto del costo della realizzazione di un’opera così vada allo Stato ma non posso farci molto. Una incentivazione di queste operazioni porterebbe ad un miglioramento della ricerca in questo Paese”.

”E’ successo un episodio che io ritengo sbagliato – ha detto a margine dell’incontro ai microfoni di Telenuovo Flavio Zanonato – Galan che è arrivato in ritardo, per altro, nel suo saluto ha polemizzato con la Cgil, lo ritengo un comportamento sbagliato. Continuo a dire che se tante parti concorrono alla creazione di un risultato, una parte, in questo caso la Regione, non può permettersi di polemizzare con un’altra, in questo caso la Cgil, e i lavoratori che hanno le loro preoccupazioni. Loro le esprimono in maniera democratica e le risposte devono essere democratiche, quindi ho chiesto l’interruzione del siparietto che il presidente della Regione voleva offrirci”.

“Non è la prima volta che mi capita di vedere come si comporta il Presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan – ha aggiunto il sindaco Flavio Zanonato attraverso un comunicato stampa – uno che pianifica le provocazioni e approfitta delle iniziative pubbliche per lanciare strali e pestare a destra e a sinistra i propri avversari politici interni ed esterni. Clamorosa la volta che, all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università, ha interrotto con invettive il Ministro Fabio Mussi. In molte altre occasioni dopo iniziative, in cui ero parte come relatore, si è lasciato andare a insulti e a considerazioni sprezzanti nei miei confronti (ultima l’iniziativa sul nuovo ospedale di Padova, dove rispondendo ai giornalisti, non ha lesinato apprezzamenti pesanti su di me). Questa volta all’energumeno è andata male! Arrivato, come da copione, all’ultimo minuto alla tavola rotonda, che precedeva la posa della prima pietra della torre di ricerca della Città della Speranza, ha approfittato della platea e del fatto che aveva per ultimo la parola per, come ha detto lui stesso, “fare polemica” attaccando la CGIL che, assente, non poteva replicare. Sono stati i volontari vicentini della Città della Speranza i primi a reagire contestandalo, poi anch’io gli ho ricordato che era da cialtroni polemizzare su un tema del tutto diverso con degli assenti. Come al solito il Presidente non fa nulla per affrontare e risolvere i problemi ma cerca visibilità con le sue maleducate provocazioni. Sbaglia a pensare che siamo dei burattini, che stanno sul palcoscenico a fare le comparse, quando lui abusa del suo ruolo istituzionale!”

Dalla parte sua Ivo Rossi difende il sindaco Flavio Zanonato: “Oggi, di fronte alla polemica a freddo inscenata da Galan, in occasione della posa delle prima pietra della Torre della Ricerca pediatrica, mi sono vergognato di essere considerato un rappresentante delle Istituzioni alla stessa stregua del Presidente della Regione.
Mai la politica aveva dato, tanto più in un’occasione alta e di grande generosità dei cittadini, un così basso spettacolo di se stessa.
Sono umiliato per l’offesa arrecata alle migliaia di persone che hanno lavorato per costruire questa importante opera, senza ricevere nulla in cambio, se non il sorriso dei bambini in cura. E’ una vergogna che, in un momento di orgoglio per quanto ha saputo fare la società civile, un’Istituzione invita ad unirsi e dare una sorta di benedizione si sia lasciata andare alla polemica premeditata per occupare la scena, altrimenti dedicata ai bambini e alla generosità altrui.
Chi arriva per ultimo, con codazzo e cortigiani, non ha il diritto di rovinare il lavoro di persone che da giorni operano sotto l’acqua. A nome della città chiedo scusa per Galan, visto che lui certamente non lo farà. E un rinnovato grazie ai medici, ai ricercatori e alle tante persone che hanno reso possibile questo momento importante per l’intera comunità padovana e veneta”.