Si spacciava come maresciallo della Guardia di finanza, è stato denunciato per truffa dai finanzieri veri, quelli del comando provinciale di Padova di cui diceva di fare parte in qualità di “arruolatore”. La singolare vicenda di truffa aggravata è stata messa in piedi da un 45enne veneziano, che tra un incaroco e l’altro di infermiere professionale inserito in una cooperativa, arrotondava lo stipendio spacciandosi per arruolatore in nome e per conto della Guardia di finanza. Prometteva una agevolazione nelle procedure di assunzione nel corpo della Guardia di finanza in cambio di bustarelle che arrivavano in alcuni casi anche a mille euro.
Il sedicente Ispettore riferiva di aver ricevuto incarico di formare una squadra ad hoc di Finanzieri padovani per indagini speciali.
Il truffatore, dopo aver sottoposto personalmente le sue vittime a dei test psico-attitudinali all’interno della propria autovettura, accompagnava gli “aspiranti” presso un centro medico diagnostico, ignaro della truffa, per l’effettuazione di alcune visite mediche preliminari.
I truffati, otto quelli sino ad ora accertati, avevano pagato fino a quasi mille euro nella prospettiva, assolutamente infondata, di venire arruolati nel Corpo della Guardia di Finanza. Si trattava di uomini con un’età compresa tra 32 e 50 anni, tutti disoccupati o con lavori saltuari residenti nelle province di Padova, Venezia e Treviso.
L’infermiere, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Venezia per truffa, sostituzione di persona e utilizzo di timbri della pubblica amministrazione.
La Guardia di Finanza ricorda che gli arruolamenti avvengono con cadenza annuale e con bandi che vengono resi pubblici come da consuetudine, acquisibili in rete sul sito istituzionale del Corpo, sulla Gazzetta Ufficiale o presso i Comandi territoriali.