Flavio Zanonato risponde all’editoriale scritto da Alberto Gottardo su Padova24ore.it. Il preambolo risulterà incomprensibile ai più, era una risposta a un commento su facebook. Riportiamo integralmente:
Rispondo in ritardo alla “voce fuori del coro” di Alberto Gottardo che ha definito l’Europeade una “cagata pazzesca” pensando con questo di emulare Fantozzi e di esprimere un sentimento diffuso ed inespresso per troppo conformismo. Dico subito che mi piace stare all’oggetto della discussione. Non vuol dire nulla se il padre era operaio, lo era anche il mio e per di più anche mia mamma era casalinga, se si ha lavorato da ragazzi, ho lavorato anch’io da studente, se si è cresciuti in una famiglia numerosa, lo era anche la mia, e si ritiene di pensare con la propria testa, cerco di farlo anch’io anche se sono di sinistra. Mi piace restare agli argomenti e non ai pedigree. Gli argomenti riassumo, per rispondere ad Alberto, per i quali ci saremmo trovati di fronte ad una cagata pazzesca: 1. Troppo caldo per l’Europeade (34 gradi) e la contraddizione con il mancato allestimento durante gli europei di calcio del grande schermo in Prato, 2. poca gente ad assistere alle esibizioni dei gruppi folcloristici, 3. Manifestazione culturalmente non all’altezza di Padova 4. Manifestazione che alla città costa mentre da altre manifestazioni la città guadagna con il plateatico
Risposta al primo argomento. La manifestazione che si svolge da 49 anni è organizzata da un comitato internazionale che fissa, per ragioni organizzative, il periodo nella seconda metà di luglio con anticipo di anni. L’anno prossimo l’Europeade sarà a Gotha, città della Turingia (nota anche perché Marx scrisse un libello “Critica del Programma di Gotha”), nel 2014 a Marsala, e nel 2015 si svolgerà a Helsinborg in Svezia. Difficile prevedere oggi la situazione meteo in cui si svolgerà tra uno, due o tre anni. Quanto al grande schermo in Prato i tempi non bastavano per allestire le strutture e un conto è avere a che fare con un pubblico che assiste a spettacoli folcloristici, un altro con tifosi di calcio; insomma un insieme di considerazioni hanno suggerito la soluzione di uno stadio, soluzione adottata anche altre volte. Si può non condividerla ma l’argomento usato da Gottardo è contro la scelta fatta per i campionati europei, non c’entra nulla con l’Europeade.
Secondo argomento: Gottardo ha parlato troppo presto, i padovani sono venuti e come e questa presenza è documentabile, con foto e con video. Ai padovani la manifestazione è piaciuta e mi stanno arrivando molte congratulazioni. Certamente il folclore non piace a tutti ma la programmazione delle attività culturali e degli spettacoli cittadini cerca di incontrare i gusti più raffinati e anche i più semplici.
Terza critica: qui c’è una contraddizione evidente, l’Ugo Fantozzi che critica il film “la corazzata Potemkin, con ogni evidenza ama le cose popolari, non ama le sofisticazioni ideologiche su cui la critica si diletta escludendo la gente semplice. Ugo Fantozzi si sarebbe divertito con un balletto dei girotondini di Possagno o con i post pastori abruzzesi e a questi non piacerebbe la “Corazzata Potemkin”. La critica è all’atteggiamento snob di chi pensa che la cultura sia soltanto la sua o quella inaccessibile alla massa ignorante e plebea.
Infine i costi: tralascio che con quanto si paga di plateatico non viene recuperata la spesa indotta dalle manifestazioni cittadine citate, l’Europeade di Padova costa circa un milione di euro, i partecipanti ne versano oltre 300 mila, Fondazione, Acegas Aps, Camera di Commercio contribuiscono con 600 mila, il Comune resterà sotto i 100 mila euro di spesa. In altre parole agli enti pubblici padovani la manifestazione costa all’incirca 700 mila euro, meno della Maratona di Sant’Antonio. Sono spesi male? Intanto sono stati tutti spesi in attività economiche cittadine. Alberghi, attrezzature, vettovagliamento ecc. Per quattro giorni 4400 persone hanno consumato e comprato nella nostra città creando un indotto economico importante. Se avessero speso 100 euro a testa avrebbero speso 440 mila euro. Quindi con 700 mila abbiamo fatto spendere in attività della nostra città almeno il doppio, anche se sono convinto che sono molti di più di 1,4 milioni i soldi spesi. Ma ci sono anche effetti che si prolungheranno nel tempo. La città per 5 giorni è stata la capitale del Folclore europeo, da 26 paesi 170 gruppi sono venuti a Padova e portano con loro un ricordo positivo, abbiamo investito facendo una notevole promozione turistica.
Chi dice le cagate pazzesche? Ai padovani la sentenza.
Flavio Zanonato
« Noi marinai dobbiamo stare spalla a spalla con i lavoratori nelle prime file della rivoluzione »