Guardia di finanza a caccia dei furbetti del ticket: una esenzione su tre e’ irregolare

 

Il Comando Regionale della Guardia di Finanza, in collaborazione con la “Unità di Progetto Programmazione Risorse Finanziarie Servizio Sanitario Regionale” della Regione del Veneto, ha avviato un attento monitoraggio su tutte le “prestazioni sanitarie” rese in esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria rese nei confronti di cittadini disoccupati e dei loro familiari a carico, classificate con il codice di “esenzione 7R3”.

Attraverso una “piattaforma di analisi investigativa” all’avanguardia, vero e proprio motore delle attività di indagine di molte delle operazioni condotte negli ultimi mesi, le Fiamme Gialle di Venezia dell’Ufficio Analisi di “Campo San Polo” hanno avviato un approfondito screening nei confronti degli assistiti dal Servizio Sanitario volto a verificare le regolarità e la liceità delle “autocertificazioni” di esenzione dal ticket prodotte dagli utenti nel biennio 2009 – 2010
Il lavoro sviluppato dalla Guardia di Finanza del Veneto, davvero importante per i numeri elaborati ed i risultati conseguiti, permette di evidenziare situazioni d’interesse sul piano del recupero del ticket “evaso” da pazienti che hanno falsamente dichiarato alle ULSS lo status di disoccupazione o redditi inferiori rispetto alle soglie previste.

I finanzieri hanno già completato il primo monitoraggio delle prestazioni sanitarie rese in esenzione dalle strutture pubbliche per ora di 5 ULSS distribuite su tutto il territorio regionale (ULSS 1 di Belluno, ULSS 4 Alto Vicentino, ULSS 9 di Treviso, ULSS 13 di Mirano, ULSS 17 di Monselice), con un bacino d’utenza pari a circa 1.200.000 assistiti residenti in 183 comuni.
Il “report” di analisi, condotto su 30.000 prestazioni in esenzione per “disoccupazione e reddito” nel biennio 2009-2010 ha evidenziato circa 2.300 prestazioni elargite nei confronti cittadini con redditi superiori alle soglie previste per godere del beneficio e 10.000 prestazioni rese nei confronti di assistiti rivelatisi non disoccupati, nei confronti dei quali le Fiamme Gialle compiranno ulteriori accertamenti per escludere ulteriori condotte fraudolente.

I risultati conseguiti denunciano un malcostume diffuso a contrasto del quale la Guardia di Finanza sta mettendo in campo le sue risorse migliori in collaborazione con la Regione del Veneto ed i funzionari delle Aziende Sanitarie.
Il lavoro di indagine sulle esenzioni dal ticket sanitario, primo nel suo genere nel Veneto ed in Italia completezza e progettazione, grazie all’utilizzo di una moderna “piattaforma di analisi” utilizzata dalla Guardia di Finanza, costituisce un forte richiamo per i “furbetti”, nella considerazione che “non c’è più spazio per chi è al di fuori delle regole”.

A dichiararlo sono gli addetti ai lavori, oggi più che mai impegnati a scoprire “sacche” di illiceità diffusa che portano, nel complesso, ad un vero e proprio sperpero di milioni di euro di fondi pubblici.
Le illiceità scoperte, non una, non dieci non cento ma ben 2.300 vanno nella direzione indicata dal Presidente del Consiglio dei Ministri, On. Mario Monti, il quale ha ribadito come l’azione della Guardia di Finanza, in particolare, debba tendere ad ottenere risultati in termini di maggiore legalità ed equità nel Sistema Paese.

E’ proprio il Premier Monti a ricordare che “la legalità è la miglior polizza di assicurazione per il futuro degli italiani. Saremo intransigenti con i più forti e comprensivi con i più deboli e avremo la capacità di saper distinguere i primi dai secondi”.
Infatti, accanto ai “soliti furbetti della porta accanto” (imprenditori, dipendenti con un buon reddito che si “fingono disoccupati”, ecc.), sono tanti i cittadini anche con redditi al di sotto della soglia di povertà che, a causa di un mero errore materiale, risultano avere dichiarato di essere disoccupati pur formalmente non essendolo.
La Guardia di Finanza, dal canto suo, rassicura l’utenza che saprà distinguere tra errori involontari e fraudolenze precostituite, destinando sempre maggiore attenzione al delicato settore della spesa pubblica dell’area sanitaria e degli interessi degli onesti cittadini aventi diritto.

Fonti ufficiali del Comando Regionale della Guardia di Finanza e della Regione del Veneto fanno sapere che la collaborazione, avviata nel merito dell’efficienza della spesa in materia sanitaria, verrà formalizzata entro settembre mediante la stipula di un “Protocollo d’Intesa” per lo scambio di informazioni sulle quali la Guardia di Finanza opererà le analisi ed i controlli di competenza.
Il Presidente Zaia, informato sugli esiti della collaborazione, ha fatto giungere al Comando della Guardia di Finanza il suo apprezzamento quale segnale eloquente contro chi fraudolentemente aggira le regole ed il diritto.