Equitalia è pronta a guastare le ferie ai veneti con 25mila cartelle esattoriali che saranno spedite ad altrettanti cittadini entro fine mese. A darne il (triste) annuncio è il presidente di Federcontribuenti Veneto Marco Paccagnella che lancia l’allarme dopo aver ricevuto informazioni di prima mano sul blitz estivo dell’agenzia incaricata della riscossione dei tributi.
“Credo che occorra da subito una moratoria estiva – spiega Paccagnella – perché mandare una cartella esattoriale alla vigilia delle ferie estive è dannoso anche da un punto di vista psicologico per i contribuenti trattati come dei sudditi: che senso ha mandare a casa dei veneti le notifiche in un periodo in cui molti sono partiti per le vacanze e quindi non sono nemmeno in casa? Ed inoltre in un periodo in cui le aziende sono in difficoltà nel pagare i dipendenti ed i fornitori, dove diavolo pensano che i cittadini possano trovare i soldi per pagare le sanzioni? Credo che sarebbe meglio rinviare l’invio delle notifiche di pagamento almeno al 15 di settembre”.
Federcontribuenti Veneto inoltre si appella al Governo perché venga rivista l’intera filosofia che sta dietro alla fondazione di Equitaia.
“L’ente di riscossione – aggiunge il presidente di Federcontribuenti Veneto – è stata fondata con un decreto del presidente del consiglio dei ministri Silvio Berlusconi, controfirmato dal ministro dell’economia Giulio Tremonti e dal presidente della Repubblica di allora Carlo Azeglio Ciampi. E’ una azienda privata quando fa comodo, e pubblica quando ne ha la convenienza. Vorremmo vedere le gare d’appalto per cui gli enti pubblici si affidano ad Equitalia, visto che è una Spa di diritto privato, oppure i bandi di assunzione del personale, visto che è controllata dal Tesoro e dall’inps. In realtà non esistono né i primi né i secondi perché l’ente, che drena miliardi di euro di tasse sulle tasse, tra interessi di mora e aggi vari, si muove in uno spazio grigio tra diritto pubblico e diritto privato”.
Esiste inoltre un terzo punto di perplessità sollevato dall’associazione che patrocina ogni anno oltre duemila associati alle prese con le richieste molto spesso irregolari o illegittime della Spa a totale controllo pubblico. Quello delle rateizzazioni. “Sempre più spesso – spiega Paccagnella – le persone che si rivolgono ai nostri sportelli per essere tutelate ci rappresentano una situazione che ha del grottesco: i funzionari di Equitalia non ammettono alla rateizzazione le singole cartelle esattoriali. Se il contribuente su una parte delle posizioni chiede chiarimenti o la sospensione per ricorsi legittimi, la Spa fa correre gli interessi senza dare la possibilità di rateizzare le cartelle su cui il contribuente non ha nulla da eccepire. Credo che si possa parlare di vera e propria vessazione in questo senso. Ricordiamoci che chi ha debiti con gli enti previdenziali o con l’erario non è un evasore. Si tratta semplicemente di cittadini onesti che hanno l’unica colpa di non riuscire a sopportare per problemi di liquidità l’enorme peso dell’imposizione fiscale, la più alta del mondo. E lo Stato cosa fa? Bastona questi contribuenti con altre tasse. Una situazione che non è degna di una democrazia”.
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