Dal blog di Amedeo Levorato riproponiamo l’articolo sulla fusione tra Acegas Aps ed Hera comparso oggi sul Corriere del Veneto.
La sentenza della Corte Costituzionale n.199 del 20 luglio 2012, che ha abrogato la norma sull’affidamento di tutti i servizi pubblici (ex referendum Acqua) ha solo “apparentemente” spostato al 2013 il problema delle gare per ambiente, trasporti e altri servizi di interesse generale.
Questa dilazione è apparente, proprio alla luce dell’annunciato progetto di fusione per incorporazione di Acegas APS s.p.a. nella multiutility Hera s.p.a., che evidenzia l’urgenza di aggregare indipendentemente dall’obbligo di partecipare ad una gara.
Quali segnali offre questo progetto? 1) L’aggregazione è indispensabile, a prescindere dagli interessi territoriali, per assicurare agli Enti Locali un po’ di controllo sui servizi pubblici. La crisi che investe l’Europa è tremenda e irreversibilmente legata all’esigenza di ridurre il debito pubblico. Ogni azienda deve trovare la capacità di produrre servizi di qualità, pagare i propri debiti, sviluppare prospettive di crescita. La dimensione locale non è più adeguata, e quindi? E’ preferibile cambiare e partecipare al processo decisionale di una realtà più forte e “leader” nel paese, oppure nascondersi dietro localismi comodi ma arretrati? 2) l’aggregazione influisce sul livello dei servizi e delle tariffe? Certamente si: da un lato economie di scala organizzative (più fatturato, più investimenti, più professionalità) permettono di assicurare una riduzione sensibile dei costi di gestione, dall’altro vi è il fondato timore che a “grande azienda” corrisponda impotenza dei Comuni a negoziare tariffe eque per i cittadini. L’era dell’”azienda xe nostra, femo ben” è finita: l’azienda ha i suoi obbiettivi, produrre servizi, fare investimenti e distribuire profitti. Il Comune, l’Autorità d’ambito, hanno scopi diversi: fare in modo che i conti delle aziende siano a posto, le tariffe rientrino o siano inferiori alla media nazionale, i servizi abbiano qualità elevata: ciò dipende dal controllo esercitato – in forma organizzata – dai Comuni, che deve essere stringente, sanzionatorio, rigoroso. Con l’avvio della terza linea del termovalorizzatore di Padova, la tariffa di incenerimento rifiuti è passata nel 2012 da 133 a 124 euro a tonnellata. Ci sono sempre margini per trattativa e controllo se chi “paga” ha idee chiare: la questione è attrezzare i Comuni per esercitare un controllo di merito, diretto e continuativo, con la possibilità di applicare sanzioni all’azienda.
Detto ciò, il tema dell’aggregazione Acegas APS – Hera merita una riflessione sul quadro regionale. A chi oggi si appella al “tavolo veneto” non si può che ricordare le mille volte che il “tavolo veneto” è stato convocato: ogni volta c’era un buon motivo per rinviare le aggregazioni, persino tra amministrazioni del medesimo colore politico, attratte più dal mantenimento di equilibri antichi che dalla curiosità e dal coraggio del “nuovo”.
La sentenza della Corte Costituzionale – indiscutibile sotto il profilo giuridico, dato che il referendum acqua aveva chiaramente posto “fuori legge” l’art. 23 bis della l.133/2008 – appare oggi un “salvagente” per fare una normativa nuova, meno caotica delle precedenti: il Governo Berlusconi, infatti, aveva rovesciato sui servizi pubblici un insieme di norme contradditorie più simili al “viene prima l’uovo o la gallina” che a un chiaro quadro legislativo. Prima le Autorità d’Ambito o prima le gare? Chiudiamo le prime e facciamo le seconde? Con che risorse? Con che modello? Quello europeo propenso all’in house alla tedesca o quello liberista francese e anglosassone? Oggi tutto ciò è scomparso e vi è la possibilità di fare una legge che abbia le necessarie caratteristiche: dia certezze, duri almeno dieci anni, offra regole semplici ma precise alle imprese che vogliono investire.
E mi sia consentito infine di sottolineare che l’aggregazione Acegas APS – Hera “apre la strada” anche a quella nel settore dei trasporti tra APS Holding e FS Busitalia. Non servono le gare per fare le aggregazioni nello stesso bacino di servizio, basta la volontà delle proprietà. Il 17 luglio scorso la Giunta Comunale ha delegato il Vicesindaco Ivo Rossi a “presidiare” come proprietà il processo di aggregazione di APS Holding con altre realtà regionali. Auspico che questo processo avanzi velocemente, perchè se Acegas APS ha trovato in Hera un valido partner, presto anche il trasporto possa avere stazioni uniche, biglietto e abbonamento unico, fermate uniche, unici depositi e unica gestione, a favore di tutti i cittadini utenti.
Amedeo Levorato
Presidente APS Holding s.p.a.