“E’ un dato di fatto che chi ha danaro, chi ha liquidità prova ad infiltrare denaro sporco nel tessuto sano dell’economia. E da questo punto di vista il Nord ed anche il Veneto sono in pericolo. Il rischio è che emissari delle mafie acquistino a prezzi stracciati le attività imprenditoriali in crisi. E questo dobbiamo evitarlo tenendo gli occhi aperti ed i fari accesi su fenomeni strani. Le banche in questo senso hanno un ruolo centrale: nel nostro sistema la segnalazione di operazioni sospette è un obbligo per la banca, questo può aiutare a scoprire operazioni poco pulite”.
A dirlo Piero Grasso, procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, aprendo i lavori della seconda giornata di “Legalità organizzata” la tre giorni di convegni in corso da oggi a sabato a Padova, quarta festa nazionale di Avviso pubblico, l’associazione che raggruppa Regioni e amministrazioni pubbliche per la legalità.
“Certo per noi che facciamo questo lavoro di repressione, rintracciare il denaro delle mafie è la sfida del nuovo millennio – ha aggiunto Piero Grasso – intercettare il denaro che proviene dalle attività illecite è una priorità assoluta. Il potere del danaro è sempre più forte: chi ha liquidità in un momento in cui non ce n’è produce un inquinamento di tutto il sistema economico. Assistiamo inquinamento anche del settore dell’economia e del riciclo dei rifiuti, oltre a quelli classici dell’edilizia o del commercio. Abbiamo assistito a tante situazioni in cui si inizia con piccoli prestiti fino a che si svuota l’impresa e i precedenti soci rimangono intestatari per evitare il sequestro e la confisca da parte della magistratura.
120 miliardi di euro di evasione fiscale, 60 miliardi di euro di corruzione sono soldi che vengono sottratti al nostro sistema economico, se tutto questo viene messo insieme ai traffici illeciti, arriva a quasi un terzo della nostra economia. Ma perchè i cittadini onesti devono sopportare da soli tutto il peso dei servizi sociali? E’ un problema di equità sociale.
Da questo punto di vista la legge sulla corruzione appena proposta costituisce un risultato apprezzabile dal punto di vista politico, ma dal lato tecnico giuridico ci si poteva aspettare qualcosa di più”.