Sarà l’assemblea generale dell’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE), convocata per giovedì 15 novembre alle ore 15 presso la sede sociale di via Savelli 28 a Padova, a giudicare l’operato del Comitato Direttivo uscente guidato dal presidente Erminio Alajmo, al suo terzo mandato elettorale.
Il “numero uno” dell’APPE, in una breve relazione, traccerà dunque le linee di intervento sulle quali si è “spesa” l’Associazione in quest’ultimo triennio ed in base ai consensi o meno che raccoglierà, valuterà gli asset strategici futuri. Erminio Alajmo, stando almeno a quanto aveva dichiarato tre anni fa alla vigilia dell’ultima rielezione, dopo aver tenuto con grande fermezza e notevole lungimiranza il timone dell’associazione cederà il passo, e con soddisfazione, dato che sotto la sua guida l’Appe è cresciuta notevolmente. A succedergli tra i pretendenti più accreditati, acnhe per la posizione ricoperta nell’ultimo mandato (era vice presidente) probabilmente sarà la vice Federica Luni, a meno di clamorose sorprese, sempre dietro l’angolo dato che quelle dell’Appe sono elezioni vere e nelle elezioni si sa, il colpo di scena è sempre dietro l’angolo. Dalla sua Federica Luni ha una conoscienza perfetta della macchina Appe e il consenso compatto della categoria di appartenenza: quella dei pasticceri, portata all’onore della bella pubblicazione “Dolci segreti” (clicca qui per saperne di più)
Sul piatto della bilancia per il nuovo presidente la delicata regolamentazione del settore dopo la “bufera liberalizzazioni”, la serrata lotta all’abusivismo nei confronti degli esercizi agrituristici camuffati e dei circoli privati fasulli, la formazione continua e l’innovazione, la promozione della categoria per una sua migliore immagine, una saggia politica dei prezzi, tanto per citare alcuni argomenti.
“Il nuovo Comitato Direttivo che verrà eletto – ammonisce Alajmo – dovrà essere caratterizzato da dinamismo, spirito di iniziativa, capacità di interloquire alla pari con le istituzioni pubbliche, andando oltre la semplice tutela dell’esistente e della propria “bottega”. Esercenti capaci di proporre idee e di non cadere in sterili polemiche o conflittualità personali. Buoni risultati si possono ottenere solo se si riesce a fare gioco di squadra, superando l’individualismo che contraddistingue una piccola parte di esercenti”.
A governare l’Associazione si sono candidati 23 esercenti, di cui 9 appartenenti al Direttivo uscente, ma solo 15 siederanno sullo scranno di Consigliere. I 15 componenti eletti verranno affiancati dai 6 presidenti mandamentali (Abano, Cittadella, Monselice, Este, Montagnana, Piove di Sacco) che entrano di diritto nel “Parlamentino”. Verranno votati, contestualmente, anche 5 componenti del Collegio dei Revisori dei Conti.