Un appello al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, affinché intervenga nella vicenda di Ilaria Capua e del suo gruppo di lavoro, favorendone il trasferimento nel nuovo centro di ricerca padovano della Fondazione Città della Speranza, dove il team potrebbe potenziare la propria attività.
L’appello è stato lanciato da Padova, oggi pomeriggio, al termine della maratona di interventi, promossa da Nordesteuropa, a sostegno della virologa e di tutti ricercatori italiani, spesso costretti a lavorare all’estero perché in Italia non trovano condizioni favorevoli. Nella sala gremita di Palazzo Moroni sono intervenuti, tra gli altri, a fianco della scienziata, il sindaco di Padova Flavio Zanonato, il segretario Cisl Veneto Franca Porto, gli assessori regionali Marialuisa Coppola e Elena Donazzan, il presidente dei Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria Veneto Gianni Potti, lo scrittore Giancarlo Marinelli, la presidente della Fondazione Città della Speranza Stefania Fochesato, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Padova Adriano Cestrone, il presidente di Padovafiere Ferruccio Macola, il presidente di M31 Ruggero Frezza.
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, impossibilitato a presenziare, è intervenuto attraverso il suo portavoce Giampietro Beltotto. Ma si sono alternati anche gli interventi di ricercatori, rappresentanti di enti, istituzioni e del mondo accademico, moderati da Eleonora Vallin, direttrice di Nordesteuropa.it e ilnordest.eu.
Contemporaneamente da Roma, l’editorialista de La Repubblica Riccardo Luna, dalla presentazione dei vincitori di Working Capital 2012 di Telecom Italia (che premia i nuovi talenti per il futuro del Paese), ha esposto la vicenda al vice ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Michel Martone.
LA VICENDA
Ilaria Capua, virologa di fama internazionale e direttrice del dipartimento di Scienze biomediche comparate dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, Da oltre due anni chiede di fare ricerca in Italia, potenziando la sua attività con nuovi laboratori. La scienziata aveva sposato l’opportunità di trasferire la propria attività nel nuovo centro di ricerca padovano della Fondazione Città della Speranza per poter essere a contatto diretto con altre piattaforme di ricerca scientifica e contribuire alla creazione di una massa critica di ricercatori in Veneto. Ma la vicenda si trascina da anni senza alcun esito positivo. Il rischio concreto è che un altro dei grandi cervelli italiani si trovi nelle condizioni di non poter operare.
Alla mobilitazione lanciata da Nordesteuropa con lo slogan NON SPRECHIAMO I NOSTRI TALENTI! hanno risposto ricercatori, politici, cittadini, mandando numerosissimi messaggi a sostegno di un Paese, e di un Nordest, che non sprechi i propri talenti.
Ecco il testo dell’appello al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Gentile Presidente,
dopodomani Lei concluderà a Roma gli Stati Generali della Cultura ai quali è stata chiamata ad intervenire anche la dottoressa Ilaria Capua, in rappresentanza della cultura scientifica.
Oggi si è tenuto a Padova un grande raduno al quale hanno aderito, tra gli altri, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il Sindaco di Padova Flavio Zanonato, perché, come forse avrà avuto modo di sapere, per incomprensibili ragioni burocratiche, alla stessa dottoressa Capua e al suo gruppo di lavoro è stata negata la possibilità di svolgere la propria attività in quella che ora paradossalmente viene chiamata proprio Torre della Ricerca.
Viene da chiedersi a questo punto: se perfino ad un esponente di primissimo piano come Ilaria Capua viene negata la possibilità di fare ricerca, cosa accade quotidianamente a ricercatori altrettanto eccellenti, ma meno noti, che con impegno e passione lavorano in Italia?
Ci rendiamo perfettamente conto che la mole di impegni che quotidianamente incombono sulla Sua persona non Le permettono di seguire ed intervenire in tutte le vicende, ma ci permettiamo di chiederLe di intervenire in questo caso specifico proprio per dare un segno di speranza ai tanti giovani ricercatori italiani che non devono sentirsi abbandonati dalle istituzioni.
Portare Ilaria Capua alla Torre della Ricerca di Padova significherebbe per tutti noi credere che ci sono ancora speranze nel nostro Paese, nonostante le mille difficoltà, per coltivare talenti.
Confidiamo quindi in un Suo intervento risolutivo della vicenda e cogliamo l’occasione per ringraziarLa per quanto ha fatto in questi anni per risollevare le sorti dell’intero Paese.
Filiberto Zovico
Editore Nordesteuropa