“E’ stata una campagna elettorale concentrata in pochissimi giorni ma capace di stupirmi perché la gente in tutta Italia si fermava due o tre ore non solo per ascoltare ma anche per parlare. Ho riscontrato tantissimo interesse: si è mossa davvero quella quota di società civile che aveva in larga parte smesso di pensare che il partito potesse rappresentarla. Quindi credo che abbiamo contribuito a far crescere l’interesse vero per queste primarie”. A dirlo Laura Puppato, candidata alla leadership del Pd per le primarie che si terranno domani. Laura Puppato, già capogruppo del Partito democratico in consiglio regionale del Veneto, ha chiuso questa sera la propria campagna all’hotel Biri di Padova.
“Ho portato avanti l’idea di un cambiamento autentico – ha aggiunto Laura Puppato, ex sindaco di Montebelluna, grosso centro del trevigiano – replicando la concretezza del cambiamento che avevo portato aventi nel governo della mia città e in Regione e dall’altra parte che non si rottamassero le persone ma volevo che si proponessero idee nuove e proposte concrete per riuscire a portare fuori, per portare fuori il Paese da una situazione molto grave non solo da un punto di vista economico ma anche morale”.
Rispondendo ad una domanda dei cronisti su cosa succederà per Laura Puppato dopo le votazioni di domani, il candidato alla leadership del Pd ha risposto: “Io farò una cosa anomala: penso che se non saremo noi ad arrivare al ballottaggio o a vincere queste primarie offriremo il prodotto del lavoro di questi giorni e di questi anni, questo pensiero politico che porta in evidenza per esempio l’ambiente: un tema non così bene rappresentato negli altri campi, o i diritti civili, oltre ad una fiscalità che sia leva capace di promuovere una giustizia sociale. Tutto questo può diventare un contributo fondamentale nell’azione di Governo auspicabile del centro sinistra in Italia. Il Pd ha ancora un bel pezzo di strada da fare davanti prima delle elezioni: abbiamo molto da lavorare e credo che la strada che abbiamo intrapreso con queste primarie sia opportuno che venga proseguita, perché il tempo è prezioso e soprattutto c’è ancora il 50% dell’Italia da conquistare”. Alla domanda su quale sia il candidato che predilige tra quelli con maggiori chance di successo, Laura Puppato ha chiarito di non avere ancora scelto tra i principali aspiranti alla guida del Partito democratico. “E’ probabile che possa accadere qualcosa che può stupire – ha concluso Laura Puppato – perché ho visto tanto entusiasmo in molte regioni: il problema è che io sono mancata in molte aree. Purtroppo in 15 giorni essere dovunque non è possibile. In molte realtà non sono riuscita a far visita a chi si era mobilitato: si sono creato un po’ dappertutto, volontari, circoli, amministratori pubblici che avevano dato la oro disponibilità. Purtroppo ho avuto troppo poco tempo a disposizione. Non ho una storia precedente e non potevo godere come gli altri del beneficio della certezza. Ho dovuto raccogliere delle firme e garantirle, e questo mi ha sottratto tempo”.
“Non ho preso decisioni su chi voterò al ballottaggio – ha concluso Laura Puppato – ci sono opinioni diverse. La cosa importante è che si riesca a far passare la linea politica in maniera che si cambi il tipo di sviluppo e si porti all’evidenza degli italiani che c’è un altro modello Paese”.