È una star, non c’è dubbio. Tutti lo vogliono, tutti lo cercano. A partire da Sua Santità che anche quest’anno a Natale lo userà per i suoi regali personali. È il panettone artigianale de “I Dolci di Giotto”, sfornato dalla Pasticceria del Carcere di Padova. È impressionante in questi giorni la serie di eventi, manifestazioni, premi, rassegne sempre più esclusive in cui la fragranza del dolce padovano spopola.
Il riconoscimento più prestigioso viene dal Gambero rosso, il leader editoriale e della formazione in Italia nel campo della cultura del vino e dell’enogastronomia. Perché sono solo 14 gli imprenditori che alla Città del gusto di Roma il 29 novembre hanno ricevuto il riconoscimento di “Sua Eccellenza Italia” 2012 de Il Gambero Rosso, per l’attività svolta nella promozione del prodotto italiano e nell’affermazione delle migliori produzioni del nostro Paese. A consegnare le targhe è stato il presidente del network Gambero Rosso, Paolo Cuccia. «In particolare», ha spiegato Cuccia, «la Pasticceria del carcere di Padova ha dimostrato che l’impegno etico e sociale cammina di pari passo e anzi meglio quando gli obiettivi sono alti anche in termini di qualità e dimensioni dell’attività imprenditoriale. Le produzioni sono doppiamente buone: per il progetto sociale alla base e per l’eccellenza del risultato raggiunto».
«Bisogna dire che la Pasticceria del carcere era in ottima compagnia», racconta il presidente del Consorzio Giotto, Nicola Boscoletto. Gli altri premiati infatti sono per i vini Gaja, Rallo di Donnafugata (peraltro partner de I Dolci di Giotto) e Ferrari, il torrone Scaldaferro di Dolo (Venezia), gli oli di Barbera, il Ristorante Da Vittorio della famiglia Cerea di Brusaporto (Bergamo), il pastificio Giovanna Di Martino. Pasticcere dell’anno è Paolo Sacchetti del Nuovo Mondo di Prato. Per la categoria lavoro e solidarietà è stato premiato il Consorzio Parmigiano Reggiano per l’impegno nelle zone terremotate dell’Emilia, mentre Alce Nero ha portato a casa il riconoscimento Rigorosamente Bio.
Ma la stagione dei riconoscimenti è cominciata molto presto quest’anno, con Taste, il salotto fiorentino del gusto made in Italy organizzato da Pitti Immagine, a cui si accede solo su invito. Marzo 2012: il referendum popolare “Vota il tuo panettone” organizzato dal Gastronauta Davide Paolini dà la palma al Kabir, panettone artigianale all’uvetta e moscato di Pantelleria prodotto di concerto con la casa di vini siciliana Donnafugata. Sempre Paolini è l’anima, il 20 e 21 ottobre scorsi, di Milano Golosa, evento che vede in prima fila le proposte de “I dolci di Giotto”. Mentre l’11 novembre c’è la trasferta siciliana a Marsala, per la festa di San Martino per la fine vendemmia, indetta ogni anno da José Rallo, volto e voce di Donnafugata.
Nel frattempo i panettoni artigianali si dirigono senza indugio alla capitale, per figurare degnamente alla 17ma Conferenza dei Direttori di Amministrazione Penitenziaria e del Probation tenuta al Ministero degli Esteri il 22 novembre, presenti i 47 dirigenti delle carceri europee e non solo. Un colpaccio anche la partecipazione, a Pinerolo (Torino) il 17 e 18 novembre, a Panettone in vetrina 2012. «Attenzione, non è una rassegna qualsiasi», tiene a precisare Boscoletto. «Parliamo di un’esposizione selezionatissima a cui non si partecipa a pagamento, ma solo su invito. Un momento in cui i più rinomati pasticceri della Penisola si danno appuntamento e si sfidano a suon di varianti e di leccornie». Tutte poi esposte e messe in vetrina per essere divorate innanzitutto con gli occhi.
In contemporanea a Milano (la bilocazione per un dolce che nasce nella città di sant’Antonio è un esercizio che non riesce particolarmente difficile) “I Dolci di Giotto” spopolano a Golosaria, il contenitore del Club Papillon di Paolo Massobrio quest’anno dedicato al tema “L’irrinunciabile qualità”. Un appuntamento, quello milanese del 2012, che peraltro raddoppia rispetto alle sei edizioni passate e si sposta al Palazzo del Ghiaccio e ai Frigoriferi Milanesi, per mettere su di un piedistallo i protagonisti della qualità italiana: duecento espositori scelti tra i mille produttori di cose buone del Golosario e i mille della raccolta L’Ascolto del Vino.
Si resta sempre a Milano e in clima sempre più natalizio con Natale al Museo Diocesano, originale proposta che dal 30 novembre al 2 dicembre valorizza le eccellenze dell’enogastronomia, gli addobbi, i presepi, le stelle di Natale. La manifestazione, nata per sostenere i diversi progetti didattici e culturali del Museo, offre uno spazio espositivo con oltre 70 realtà selezionate.
Una girandola vorticosa, con i camion e i furgoncini del Consorzio Giotto a macinare migliaia di chilometri per recapitare in ogni angolo del Bel Paese i panettoni del carcere. Prodotti che, per inciso, già per conto loro girano parecchio, dal momento che sono venduti online sul sito internet www.idolcidigiotto.it e figurano sui banchi di oltre 150 punti vendita in tutta Italia.
Nei prossimi giorni, il 4 dicembre, al grande convegno romano dell’Associazione nazionale magistrati “La pena tra sanzione e recupero – Oltre le sbarre” con il ministro della Giustizia Paola Severino, ci sarà un trionfo di assaggi provenienti da via Due Palazzi, Padova. E accanto al panettone classico ci saranno in esposizione anche prodotti molto singolari quali le splendide toghe per magistrati realizzate dalla cooperativa Alice, che pure coinvolge vari detenuti nei laboratori di sartoria all’interno del carcere di San Vittore e Bollate e nel laboratorio di via Senofonte a Milano.
Infine, visto che il Natale si passa per definizione “con i tuoi” il 10 dicembre alla padovanissima Cena di Santa Lucia, il consorzio sarà presente, come ormai da tradizione consolidata, con una quindicina di detenuti volontari. «Ma soprattutto», sottolinea Boscoletto, «la Cena di quest’anno segnerà un passo importante di una collaborazione nata in occasione della presentazione di Taste in carcere il 24 febbraio di quest’anno». Un tripudio di stelle Michelin, visto che «a preparare la cena saremo in tanti: Massimiliano Alajmo per gli antipasti, Giancarlo Perbellini per i primi, noi e Piergiorgio Siviero (32 anni e una stella appena conquistata, ndr) i secondi, Luigi Biasetto il dessert». Qualità chiama qualità, solidarietà chiama solidarietà. Questo insegna il panettone padovano con la valigia in mano.