Sono andati a colpo sicuro i poliziotti della squadra mobile che ieri nel tardo pomeriggio hanno arrestato tre nordafricani indiziati di spacciare eroina e cocaina all’interno del Sert di Padova. Sulla scrivania del capo della squadra mobile Marco Calì infatti nei giorni scorsi è arrivato un dettagliatissimo esposto denuncia che descriveva movimenti ed abbigliamento dei tre pusher, con tanto di cartina che spiegava le vie di fuga abitualmente usate dagli spacciatori. Una planimetria, simile ad una mappa del “tesoro” redatta da un cittadino detective con evidenti solidi rudimenti di geometria, utilissima ed utilizzata dai poliziotti appostati al momento del blitz per non vedersi beffati dopo che con una telecamera avevano documentato lo scambio di denaro ed i contatti tra tossicodipendenti e venditori di droga. Piazzati al varco usato tante volte per scappare, gli agenti della questura hanno arrestato Yussef Hosni, 43 anni, Faker Youssfi, 31 anni e il coetaneo Mahjuob Aidi, i primi due tunisini, quest’ultimo sedicente marocchino. I tre secondo quanto documentato dai poliziotti, avevano scelto il Sert per spacciare la droga direttamente a quanti in cura al servizio per il recupero dalle tossicodipendenze, cercavano di uscire dalla schiavitù delle sostanze illegali. I poliziotti durante il blitz hanno sequestrato a carico dei due tunisini, finiti in carcere in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, 20 grammi di eroina e 5 dosi di cocaina. Mahjuob Aidi è stato invece portato al centro di identificazione ed espulsione di Bologna: appena i tecnici del Cie stabiliranno con certezza la sua identità e nazionalità, verrà rimpatriato.
- Anche la fondazione di Padova scottata dai derivati “Fresh” che stanno affondando Mps
- Flavio Furlani e’ il nuovo presidente della Cia Veneto