Rubato al Sant’Antonio di Padova macchinario per cura con metodo Zamboni

 

Potrebbe esserci un furto su commissione dietro alla sparizione, denunciata oggi dal dottor Giampiero Avruscio ai carabinieri di Padova, dietro la sparizione dall’ambulatorio di angiologia dell’ospedale Sant’Antonio di un ecocolordoppler, valore sul mercato ufficiale intorno ai 30mila euro. Il furto sarebbe avvenuto nella notte tra domenica e oggi: secondo i rilievi condotti dai carabinieri del comando di Prato della Valle, il macchinario sarebbe stato portato via aprendo, senza apparentemente forzarla, una porta antincendio che dall’ambulatorio di angiologia dà su un cortile esterno. Il macchinario sottratto all’ambulatorio è particolarmente utile nella cura della sclerosi multipla con il metodo sperimentale denominato “Zamboni”, a cui il centro diretto dal dottore Avruscio era stato abilitato, e poi successivamente escluso proprio per una fuga di notizie sulla sperimentazione stessa.