Da Forza Nuova riceviamo e pubblichiamo un commento sugli arresti di Gianluca Locicero (nella foto) e di Alberto Matin a seguito della contestazione della squadra di ieri
La contestazione seguita al deludente pareggio casalingo del Calcio Padova ha portato all’arresto in carcere di due supporters biancoscudati. La vasta eco seguita a questa vicenda non ha – però -descritto in maniera equilibrata i fatti.
Quando una squadra va male viene contestata – così succede ed è sempre successo – , quando un governo, un’amministrazione fa male viene contestato, almeno così accade nei ‘paesi civili’ dove la critica e l’opposizione sono legittime e ‘strumento’ necessario al compimento del tanto declamato ‘dibattito democratico’. A Padova – invece- non funziona in questo modo. Contestano? Allora li arrestiamo. Dissentono? Allora li denunciamo. Questa purtroppo è l’ eloquente manifestazione della antidemocraticità sbarcata in città col nuovo Questore. Non si risolvono i problemi di criminalità diffusa che minano la sicurezza vera dei cittadini e quindi si reprimono le normali eccedenze giovanili.
I veri criminali, quelli che spacciano, rubano, stuprano sono tutti liberi: li vedete nei nostri quartieri, alla Stanga, all’Arcella, in stazione… Fanno ciò che vogliono totalmente indisturbati. E’ passato più di un mese dall’omicidio dell’anziana signora Pellegrini a Casalserugo e la polizia brancola ancora nel buio. Ma per i tifosi padovani doc è tutta un’altra storia: intimidazione,coercizione e repressione a go go. E per cosa? Per una chiacchierata con i giocatori iperpagati del Padova che mortificano i colori della squadra e il blasone della città. Mai si è vista più ipocrisia da parte della presunta ‘società civile’ e dai provincialissimi opinion makers che –loro si – inquinano il mondo del calcio. Una pletora di servi sciocchi che tacciono sulle vere problematiche della città ma lanciano strali contro dei ragazzi onesti, padri di famiglia e lavoratori. Con il loro amore per il calcio e per la squadra non devono avere più spazio in una città grigia dove tutto è gioco di squallidi interessi. Con la loro passione autentica e verace devono essere incarcerati in una città dove la decadenza generalizzata e l’ignavia anche a livello culturale la fanno da padrone. Nemmeno in un romanzo di Orwell o nel surrealismo di Kafka trovavano spazio simili esempi di ‘dittatura del pensiero’. Gente che va a finire in carcere insieme agli omicidi seriali e ai mafiosi per avere fischiato la squadra di calcio.
I miei complimenti alla polizia di stato: mentre in giro scorrazza libero almeno un sicuro assassino, a Padova hanno mandato in galera due veri innocenti. Bravi faranno una grande carriera!
Paolo Caratossidis Coordinatore nazionale Forza Nuova
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