«L’auspicio era un risultato netto e stabile per dare continuità alle riforme e accelerare sulla crescita. Il voto ha dato un esito opposto: un Parlamento bloccato, senza una maggioranza. È il frutto avvelenato, ma già scritto di una legge elettorale inadeguata e di partiti tradizionali che hanno irrimediabilmente perso ogni contatto con il Paese reale e il suo malessere». «Da oggi dobbiamo riprendere a fare i conti con la realtà. Quella di un’economia reale ferma, lavoro che langue, comunità internazionale e mercati che non useranno indulgenze. Mi auguro prevalga in tutte le forze politiche l’interesse nazionale. Chi ha avuto il consenso degli elettori sia all’altezza della propria responsabilità. Occorre evitare lo scivolamento in una situazione greca, unire le forze responsabili per gestire il nuovo Parlamento. Provare a trovare soluzioni di larga convergenza, non per galleggiare ma per dare al Paese risposte che chiede con rabbia e realizzare le riforme urgenti: legge elettorale, dimezzamento parlamentari, costi politica da una parte. Lavoro, fisco, tagli alla spesa per finanziare la crescita dall’altra». Così il presidente di Confindustria Padova, Massimo Pavin commenta i risultati delle elezioni politiche 2013.
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