Una scritta ingiuriosa nei confronti del ministro all’integrazione Cécilie Kyenge è comparsa a inizio settimana sul muro esterno del liceo scientifico Cornaro di Padova. A darne notizia la Rete degli studenti medi di Padova che in una nota stigmatizza l’accaduto anche a nome dei rappresentanti degli studenti del lice stesso. “Noi siamo estremamente preoccupati – scrivono – nel registrare come in diversi ambienti si stia formando uno spaventoso clima xenofobo e razzista, come possiamo constatare da come il neo ministro Cècilie Kyenge sta venendo duramente attaccata non solo da persone singole ma anche da interi partiti, prima tra tutti chiaramente la Lega Nord, da sempre fautrice di una politica intollerante e razzista. Sono questi i comportamenti da condannare, noi vogliamo un paese antirazzista e aperto alle culture diverse. E’ ora di dire basta a questi gesti vandalici e razzisti”. I rappresentanti di istituto del liceo Cornaro fanno sapere che si stanno già attivando per ricoprire e cancellare la scritta. Da una prima analisi di posizione e tipologia della scritta non sarebbe ravvisabile – si apprende da fonti vicine alla questura di Padova, una matrice organizzata dietro la scritta omofoba, gesto con ogni probabilità estemporaneo di una persona isolata. Assente infatti a fianco della scritta qualsiasi elemento identificativo che possa portate a qualsiasi formazione classica della galassia xenofoba.
“La scritta ingiuriosa contro il ministro Kyenge è il prodotto di una subcultura razzista che alcune forze politiche hanno alimentato in questi anni. Cultura che per fortuna non appartiene alla città di Padova e tantomeno alla scuola nelle cui vicinanze è apparsa. La scritta verrà cancellata prima di sera: questi segnali non vanno sottovalutati, guai a parlare di goliardate. Spero che arrivi una condanna ferma di quanto avvenuto da parte di tutte le forze rappresentate in parlamento”.
A dirlo il vice sindaco facente funzione di sindaco Ivo Rossi in relazione alla scritta apparsa nei giorni scorsi nelle vicinanze del liceo Cornaro di Padova.
“Nella nostra città – spiega Rossi – nel ‘200 i padovani hanno scelto con naturalezza un fraticello Portoghese che non parlava neanche tanto bene la loro lingua come Santo della città. Il toscano Galileo Galilei era straniero eppure a Padova, scrisse di aver passato “Li diciotto anni migliori di tutta la mia età”. Padova è questa: la città in cui unica in Italia, gli extracomunitari residenti eleggono i loro rappresentanti, dove ha sede la fondazione Città della Speranza e dove vivono 27mila cittadini non italiani, senza che ci siano evidenti problemi di convivenza”.