Santiago Orduna è il nuovo alzatore della Tonazzo Padova. La società bianconera ha raggiunto un accordo annuale con il talentuoso ex palleggiatore della Conad Reggio Emilia. Nato il 31 agosto 1983 in Argentina, Orduna inizia la sua carriera da professionista nel 2003/04 con il Club Nautico Hacoaj. Dopo due anni con l’Origenes Bolivar, nel 2006/07 partecipa al campionato spagnolo di serie B indossando la maglia del J’Hayber Elche. Nella stagione successiva partecipa al campionato di serie A spagnolo con Numancia e nel 2008/09 arriva in Italia vestendo il ruolo di regista a Catania in serie A2. Già nel giro della Nazionale argentina, dopo due stagioni a Città di Castello e a Reggio Emilia, ora è pronto a fare da regista ai patavini. Curiosità: dopo sette anni di fidanzamento, nell’estate del 2012 si è sposato a Buenos Aires con la bella Lucila De Luca (giocatrice di volley a Reggio Emilia). Attualmente in Argentina, Orduna però ha voluto già presentarsi al pubblico patavino.
Cosa ti aspetti da questa nuova avventura?
«Sono molto contento di venire a Padova, perché è da sempre una grandissima Società e farne parte è motivo d’orgoglio. Mi aspetto un’annata di tanto lavoro, sia singolo che di squadra. La speranza ovviamente è quella di raggiungere degli obbiettivi che ci possano portare lontano».
Sei in Italia ormai da diverse stagioni. Come ritieni il campionato di serie A2 italiano? E’ cambiato rispetto a 5 anni fa?
«Questo campionato è sempre stato molto competitivo: qui puoi vincere o perdere con qualsiasi squadra se non giochi bene. Nonostante momenti di alti e bassi, penso che il livello di gioco sia rimasto più o meno lo stesso. Quello che mi sorprende di più è che ora sono presenti solo 12 squadre, mentre 5 anni fa erano in 16. Ovviamente questo però è dovuto al momento di crisi generale che si sta attraversando».
Quali sono le cose per cui ti senti più argentino e quelle per cui invece ti senti più italiano?
«Questa è una domanda difficile, visto che stiamo parlando di due culture molto simili. Molte caratteristiche degli argentini sono in un certo modo delle caratteristiche italiane, come per esempio la passione per il calcio e l’attaccamento alla famiglia. Devo ammettere però che – da quando sono in Italia – vado più spesso dal parrucchiere, compro più vestiti… sostanzialmente sono più “consumista”. Infatti ogni volta che torno in Argentina mio fratello mi prende in giro per questo! Comunque adoro la cucina italiana e soprattutto la pasta. Ovviamente, da argentino, non posso dimenticare anche la carne: El asado è uno dei miei cibi preferiti».
LA CARRIERA
2013-14: Tonazzo Padova (A2)
2012-13: Conad Reggio Emilia (A2)
2011-12: Edilesse Conad Reggio Emilia (A2)
2010-11: Gherardi Svi Città di Castello (A2)
2009-10: Città di Castello Pallavolo (A2)
2008-09: Sp Catania (A2)
2007-08: Numancia Soria (A – SPA)
2006-07: J’Hayber Elche (B – SPA)
2004-06: Origenes Bolivar (A – ARG)
2003-04: Club Nautico Hacoaj (A – ARG)