Fischi a Zanonato? Ivo Rossi li stigmatizza

 

Dopo i fischi a Flavio Zanonato all’assemblea di Confindustria (clicca qui) interviene sulla vicenda il vice sindaco Ivo Rossi:
La serietà, in un paese abituato ad una politica poco seria, talvolta può pagare il prezzo dei fischi di una parte della platea. E’ quanto è accaduto ieri sera ad opera di qualche anziano tifoso di un’altra stagione, abituato agli imbonitori piuttosto che alla dura realtà dei fatti e dell’impegno necessario per cambiarli. Conforta il giudizio di Squinzi, che ha riconosciuto, come già sottolineato pubblicamente da Marchionne, la serietà, il rigore e l’attenzione al mondo dell’impresa con cui il ministro allo Sviluppo economico Flavio Zanonato si sta muovendo in questi primi mesi. E’ un segno importante del passaggio dalla retorica convenzionale al concorso alle soluzioni ribadita con forza anche dal Presidente Massimo Pavin.

Il ministro allo Sviluppo economico, che ha fatto della franchezza un suo tratto distintivo, molto lontano dalla retorica paludata, si è espresso con un linguaggio da capitano d’industria usando parole come quelle che gli imprenditori, in momenti di crisi, hanno con i loro collaboratori.

Si è ripetuto in questi anni che ci si deve approcciare alla gestione dello Stato con logiche aziendalistiche? Zanonato lo sta facendo. In una azienda o si prende atto che vanno fatti dei cambiamenti e si indicano le modalità operative oppure si fallisce e ci si limita al racconto. Lo Stato funziona con le stesse logiche, ed ha fatto bene il ministro ad usare la stessa schiettezza di un imprenditore. I pochi che hanno fischiato, nell’imbarazzo dei più, fingono di non capire che è finito il tempo della politica del tutto è possibile e del qualcuno pagherà. A furia di applaudire chi raccontava, anche nel mezzo di una crisi pesantissima, che i ristoranti sono pieni e che sui voli non si trova un posto libero, l’Italia è stata portata ai margini del consesso dei paesi industrializzati. Chi ha responsabilità di Governo deve dire le cose per come stanno, indicando una prospettiva e non per come si vorrebbe che fossero. L’alternativa è avere un pifferaio magico che con il suono di parole dolci e consolatorie porta tutti nel baratro. E questo, tanto meno gli imprenditori, non ce lo possiamo permettere.

Padova 6 luglio 2013

Ivo Rossi