La Guardia di Finanza di Padova ha attuato negli ultimi dieci giorni un piano straordinario di controllo del territorio, che ha visto coinvolti oltre una ventina di militari, impiegati in prossimità di luoghi ritenuti maggiormente “sensibili” al commercio di prodotti contraffatti ed insicuri, che ha consentito di sequestrare oltre 200.000 pezzi di prodotti nonché denunciare 5 soggetti.
Nell’ambito di tale attività, la Compagnia di Padova ha sottoposto a controllo, in prossimità del Centro Ingrosso Cina di corso Stati Uniti un furgone, a bordo del quale sono stati rinvenuti 1.181 capi di abbigliamento recanti marchio contraffatto di note griffe quali “Burberry”, “Jeckerson”, “Gucci” ed “Hermes”. I responsabili, due cittadini italiani sorpresi a bordo del mezzo, sono stati denunciati alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di introduzione nello Stato di prodotti mendaci.
Più complessa, invece, l’attività condotta dal Nucleo di Polizia Tributaria di Padova, che ha consentito di individuare una filiera distributiva, attiva nella commercializzazione di borse riproducenti un modello contraffatto, registrato e di proprietà della “LIU-JO”. A seguito di sei perquisizioni effettuate presso altrettanti punti vendita nelle province di Padova, Bologna, Rovigo e Vicenza, sono stati raccolti elementi utili all’individuazione dell’importatore, di nazionalità cinese, attivo nella provincia di Firenze. Un’ulteriore perquisizione, eseguita presso tale magazzino, ha permesso di sequestrare 4.355 borse perfettamente riproducenti modelli “LIU-JO”. Il valore commerciale dei prodotti originali ammonta a 695.200 €. Al termine dell’operazione di servizio si è proceduto alla denuncia all’Autorità giudiziaria di n. 2 soggetti responsabili.
Il piano straordinario attuato dalle Fiamme Gialle di Padova è stato altresì indirizzato al contrasto ed alla vendita di prodotti non conformi agli standard di sicurezza, a rischio per la salute pubblica. L’attività svolta ha portato al sequestro, nella zona industriale di Padova, di circa 14.000 giocattoli, nonché di circa 180.000 beni ed accessori di largo consumo, privi dei prescritti requisiti necessari ad individuare il luogo di fabbricazione, le istruzioni d’uso e l’eventuale presenza di sostanze nocive in essi contenute. Un soggetto di nazionalità cinese è stato segnalato alla competente autorità.