Gianni Berno vs Barbara Degani “signora del no”

 

“Non è colpa mia, è che mi dipingono così”.
Una frase su misura per Barbara Degani che si lagna del fatto che “sembra sempre che la Provincia voglia mettere i bastoni tra le ruote”. Più che sembrare si può dire che è effettivamente così:
– Basti pensare all’estenuante quanto inutile balletto a cui la presidente Degani ha costretto, nella fase di decisione relativa all’area destinata ad ospitare il Nuovo ospedale, con propostine destinate solo ad a far perdere tempo.
– O ancora l’ostinata, a volte attiva a volte passiva, ostilità verso il Centro Congressi, esercitata direttamente o per interposta persona nel consiglio che si sta occupando di dare vita ad un nuovo motore di economia per la città. Sempre con il fine di mettere appunto i bastoni fra le ruote. Mai una proposta utile a far convergenze le istituzioni, sempre alla ricerca della critica e del rallentamento.
– La Provincia, targata Degani, ha cercato di sgambettare le altre istituzioni coinvolte in tutte le occasioni utili, dalla cessione delle quote autostradali (dove la Provincia si è clamorosamente sfilata dalla cordata istituzionale) al nuovo auditorium.

Con una politica fatta di ostruzionismo, per coprire un vuoto di proposte che probabilmente contribuirà a non far rimpiangere l’ente in dismissione entro fine anno.
Impossibile non ricordarsi di Barbara Degani come la signora del no, tutta intenta a lamentarsi dello stesso isolamento che ha creato intorno a sè.
Speriamo tenga fede almeno alla proposta di restituire al Comune i volumi del PP1 per piazzale Boschetti, dato che la permuta era stata fatta e condivisa con Casarin per l’auditorium ma poi ancora una volta Degani ci ha messo tutto l’impegno perché non si realizzasse.
Ora lo scenario aperto da Ivo Rossi con l’operazione di Palazzo Foscarini ex tesoreria mira a concretizzare la Casa della Musica rilanciando un dialogo davvero molto difficile con le Istituzioni, ma condizione necessaria per far decollare i più importanti progetti per la nostra città.
Chissà che questa volta prevalga la saggezza e non più il calcolo.

Gianni Berno
capogruppo PD