Stefania Brogin: il Governo favorisca l’imprenditoria femminile

 

Il Comitato per lo Sviluppo dell’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Padova, che rappresenta le oltre 38.000 imprenditrici attive nella Provincia, prima realtà in Veneto e nona in Italia per numero di aziende a guida femminile, interviene sulla nuova compagine governativa che oggi ha giurato nelle mani del Capo dello Stato. Nonostante le modalità irrituali con le quali si è arrivati alla formazione del nuovo gabinetto viene valutata positivamente la presenza di un numero paritario di donne e uomini nei ministeri assegnati, la giovane età media e la scelta di una imprenditrice, la 44enne Federica Guidi al dicastero chiave dello Sviluppo economico. La Guidi avrà bisogno del sostegno di tutte le imprenditrici, perché per la prima volta nella storia della Repubblica una donna dovrà affrontare e risolvere problemi enormi, come le 159 vertenze di grandi aziende in crisi che giacciono aperte sul tavolo del ministero e nel contempo avviare politiche per la ripresa e la internazionalizzazione, in particolare della piccola e media impresa. Cercando di imprimere un’accelerazione alle politiche di sostegno e incentivazione dell’impresa femminile e giovanile che sono tra le poche leve a disposizione di un’area come Padova e il Nordest a grande tradizione imprenditoriale e manifatturiera. La troika economica affidata all’imprenditrice modenese insieme al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e al ministro del Lavoro Giuliano Poletti dovrà dare il senso di un cambiamento reale verso l’imprenditoria, in termini di abbattimento della pressione e del cuneo fiscale, ma soprattutto lanciare idee nuove che mancano in Italia come a Padova, città che resta tra le aree più forti al mondo per bellezza e qualità delle aziende e dei prodotti, ma che sta purtroppo scivolando in una crisi senza fine.

Stefania BROGIN (presidente IF Padova) : «Pur nel clima generale di sfiducia che regna tra noi imprenditrici, non possiamo non cogliere alcuni segnali positivi nel governo che ha giurato oggi. In particolare l’età media di soli 46 anni , gli 8 dicasteri assegnati a donne, di cui alcuni come Difesa e lo Sviluppo economico finora rimasti per tradizione a conduzione maschile. Si accende in noi una speranza, forse l’ultima in questa legislatura per avere un reale cambiamento. Chiediamo al nuovo governo la tempestività di un’azione efficace e di buon senso. Apprezzo che questo esecutivo punti sulla leadership femminile, assegnando a donne il 50% delle responsabilità del Paese. Dalle 8 ministre mi aspetto che esprimano le migliori qualità dell’essere donna: forza, immediatezza ,concretezza di azione , ascolto, partecipazione al consenso,consapevolezza dell’ urgenza di intervenire per salvare l’economia in un Paese demoralizzato che sente di stare scivolando inarrestabilmente verso un fondo che, secondo molti, non si ancora è toccato. In particolare il ministero dell’Economia non potrà più tutelare i poteri forti e chiedere sacrifici alle imprese, e nemmeno introdurre maggior prelievi ormai “mortali” per le realtà produttive e di commercio e servizi che sono sopravvissute alla crisi. Mi aspetto lungimiranza, strategia d’interventi per far ripartire consumi e investimenti , aperture di credito alle aziende e ai privati, tagli agli sprechi, equità , salvaguardia del bene comune e della collettività. Da donna e imprenditrice vorrei poter ricordare il 2014 anche come l’anno in cui si è cominciate a risalire la china , abbiamo i minuti contati»