“Per quanto riguarda la sicurezza in citta’, Maurizio Saia, gia’ braccio destro di Giustina Destro, ha poche idee e per giunta confuse. – Ad attaccare a testa bassa e’ Luigi Tarzia della Lista Civica per Padova con Ivo Rossi, che ha coordinato in questi mesi l’elaborazione programmatica della Lista relativamente al tema della sicurezza.
“In vent’anni di attivita’ politica, la citta’ di Padova ha ascoltato sempre tante parole e pomposi discorsi da parte dall’ex deputato-senatore-assessore Saia, ma nessun risultato concreto. Proposte vere in tema di sicurezza? Nessuna. Anche in occasione dell’inaugurazione della sua sede elettorale, non e’ riuscito ad andare oltre slogan vuoti – afferma lapidario Tarzia che aggiunge – Parla di tolleranza zero ma non indica le misure per attuarla. Ad oggi non ha un programma ufficiale e nonostante questo si candida a governare la città. Non basta la passione che posseggono tutti e andare dagli accattoni dicendogli che la pacchia e’ finita, ci vuole un approccio strategico, coordinato e meno demagogico. Occorre indicare idee innovative su questo tema se si vuole dare una svolta in alcune zone della città. Proprio per questo motivo la nostra Lista Civica sulla sicurezza ha proposte molto chiare elaborate in solo pochi mesi attraverso un percorso civico di sicurezza partecipata.
“Noi raddoppieremo l’istituto del vigile di quartiere, – spiega Tarzia, anticipando alcune delle proposte sulla sicurezza che la Civica presentera’ nei prossimi giorni. – I vigili di quartiere dovranno collaborare con i poliziotti di quartiere nelle attività di prevenzione e presidio del territorio. Accanto a poliziotti e vigili di quartiere il Comune, in vista dell’abolizione dei consigli di quartiere, dovrebbe nominare un “referente civico della sicurezza” di collaborazione e supporto, con il compito di raccogliere sul territorio notizie e dati relativi alla sicurezza e ad eventuali fenomeni criminali . Va inoltre rinnovato il progetto “Mille occhi sulla città”. – aggiunge – Si tratta di un protocollo che consente di utilizzare, gli istituiti di vigilanza privata creando una forma di “sicurezza complementare”. Gli agenti degli istituti, previa apposita professionalizzazione, potranno svolgere dei compiti di osservazione raccogliendo elementi di informazione di particolare utilità per le forze di polizia, creando con quest’ultime delle sinergie stabili a costo zero per il comune poichè gli stessi sono sostenuti dai committenti“
“Realizzeremo per la citta un progetto condiviso di sicurezza urbana che si articoli non solo in interventi di dura repressione ma interventi di prevenzione – spiega Tarzia – Un progetto costruito dal basso verso l’alto, attraverso il metodo della sicurezza partecipata, cioè della collaborazione congiunta tra forze di polizia, comune, comitati civici di residenti e commercianti, che ci consentirà anche con mirate azioni di solidarietà, laddove possibile, di applicarlo con una certa elasticita’ nei diversi quartieri a secondo delle loro diverse problematiche. Uno strumento che rafforzerà il principio di legalita’ e quello del rispetto, cardini della nostra comunita’.”
“Realizzare una Padova felice significa garantire ai suoi cittadini serenità e sicurezza.- chiude Tarzia – Rafforzando la legalita’ a qualsiasi livello, promuovendo una lotta senza quartiere contro i fenomeni criminali e rassicurando i cittadini con fatti concreti e non con chiacchiere e comizi come sta facendo in questi giorni Maurizio Saia”.