“In Veneto abbiamo quasi quaranta aziende pubbliche di trasporto. Noi imprenditori diciamo da sempre che l’unica strada per crescere è quella di ridurre gli enti inutili, di riunire le piccole realtà di campanile per farle diventare più grandi, meno sprecone, più efficienti. – Ad intervenire sulla mancata fusione APS Busitalia e’ Jacopo Silva, gia’ presidente dei Giovani Imprenditori, oggi esponente autorevole della Lista Civica a sostegno di Rossi – Perché ieri si è deciso di rinviare? Per fare un dispetto a Rossi? Non ci trovo nulla di divertente. I sindacalisti estremisti dei COBAS chi difendono?”
“Lo spettacolo offerto ieri in Consiglio Comunale dai conservatori è stato penoso ed è una brutta pagina per chi pensa che questa città debba crescere e migliorare. – durissimo il commento dell’imprenditore patavino – Ieri sera tutti i conservatori, tutti quelli che pensano prima ai propri privilegi e poi all’interesse dei cittadini si sono uniti e ora stanno addirittura festeggiando. Lega, Forza Italia, sinistra estremista di Fiore, COBAS: tutti uniti per rinviare una operazione che avrebbe prodotto vantaggi economici e servizi migliori. Quando la politica decide di… “rinviare” sta rinunciando al proprio ruolo. I politici sono votati dai cittadini per decidere, non per rimandare. I cittadini normali sono abituati a decidere ogni giorno non possono permettersi il lusso di rimandare le decisioni importanti.”
“La nostra regione è in ritardo sul trasporto pubblico, che non funziona. – spiega Silva – Tante aziende vogliono dire anche tanti CDA, tanti Presidenti, tanti direttori, tanti sindacalisti. I cittadini chiedono aziende che funzionano meglio, biglietti più economici, linee razionalizzate, un biglietto unico. Noi non vogliamo piccole aziende inefficienti di quartiere, ognuna con il proprio Presidente e CDA. Forse Lega, Forza Italia, Padova2020 e COBAS sì ma noi no, vogliamo grandi aziende che funzionano bene.Chi pagherà ora il buco di bilancio?”
“Il servizio sara’ presto messo a gare e dovremo confrontarci con il mercato. Solo allora i conservatori di destra e di sinistra capiranno quanto grande è stato l’errore. – questo lo scenario ipotizzato da Silva che prosegue la sua analisi – Vogliamo davvero augurarci che arrivi una azienda tedesca e mandi a casa tutti? Non ce lo auguriamo davvero, speriamo perciò che si riprenda rapidamente la strada della revisione e riduzione delle aziende pubbliche.”
“Si proceda al più presto con le fusioni e non solo APS-Busitalia ma anche Zone industriali, Interporti, Fiere, Aeroporti. – questo l’appello di Silva – In Veneto non vogliamo piccoli carrozzoni di campanile ma aziende grandi, che siano eccellenti e producano servizi eccellenti a costi di mercato. L’ho detto fin dal 2008 con i Giovani Imprenditori di Confindustria, in un convegno che intitolammo “Padova 2.0” (PadovaDuePuntoZero) molto prima di tutti gli altri: solo crescendo nella direzione di una unica metropoli veneta possiamo raggiungere le eccellenze che servono per affrontare le sfide difficili che abbiamo davanti. Via gli sprechi, via le aziende inutili, liberiamo denari per investire dove serve oggi, con urgenza: sicurezza, difesa del commercio e dei posti di lavoro, sviluppo della città, riduzione delle tasse.”