Giotto: “L’acqua sotto la Cappella non e’ un rischio per gli affreschi”

 

“Fare il punto su Giotto e, insieme, raccontare l’attenzione del Comune su questo straordinario monumento che fu acquistato nel 1880 dal sindaco di allora, Tolomei, per salvarlo ed evitare che gli affreschi di Giotto fossero staccati e portati in Inghilterra. Un’occasione anche per portare avanti la procedura per far diventare il sito padovano patrimonio dell’Unesco”. Così il sindaco reggente di Padova Ivo Rossi ha dato l’avvio oggi alle due giornate internazionali di Studi su “Giotto e il suo messaggio”. A metà mattina si è tenuta anche la visita alla Cappella degli Scrovegni, alla presenza del sottosegretario del Ministero dei beni e delle attività culturali Ilaria Borletti Buitoni. Domani saranno invece presentati alcuni dati e studi relativi allo stato di mantenimento della Cappella giottesca, anche attraverso la presentazione di una brochure curata dal professor Claudio Modena (dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale dell’Università di Padova). Brochure “anticipata” dal professore che ha dichiarato che le infiltrazioni d’acqua nello spazio ipogeo della Cappella “non sono assolutamente un problema” escludendo il rischio di “risalita dell’umidità”. “Il problema ci sarebbe, anzi, se si decidesse di prosciugare quell’acqua, allora la terra si ricompetterebbe e si correrebbe il rischio di compromettere la staticità della Cappella in maniera imprevedibile” ha poi aggiunto. Al convegno è intervenuto anche il rettore dell’Università di Padova Giuseppe Zaccaria che si è appellato ad un “confronto serio, frutto di ricerche rigorose” auspicando di “abbandonare quei toni da talk-show a cui ci hanno purtroppo ormai abituato programmi televisivi e condivisioni di blog: Giotto non merita questo e non lo meritano le nostre istituzioni”.(ANSA).