Acqua: Federcontribuenti, è sicura, purificarla è leggenda

 

Federcontribuenti prende posizione contro gli impianti domestici con filtri per purificare le acque ”con costi fino a 3 mila euro” e contro chi in modo fraudolento convince ignari consumatori ad acquistarli adducendo ”pericolose sostanze cancerogene e scorie radioattive libere di sgorgare dai rubinetti di casa nostra”. Cosi’ Federcontribuenti, definendo ”false leggende la miracolosità di questi impianti”, mette in guardia i consumatori con una guida. ”Con il termine ”depuratore’ – scrive Federcontribuenti – si identifica un particolare impianto atto a depurare acque non potabili quindi il termine diventa improprio ed è proibito per legge se utilizzato per vendere impianti di filtraggio delle acque potabili ad uso domestico. Si fa leva sulle paure del cittadino e sulla poca fiducia verso le istituzioni procurando allarme: ”l’acqua del rubinetto viene sottoposta ad analisi e controlli continui per individuarne la sicurezza e a trattamenti di filtraggio e disinfezione tali a garantire l’incolumità della popolazione. Infatti capita di vedere limitazioni di uso in determinate aree e momenti quando le analisi ne dimostrano la momentanea pericolosità e questo dimostra l’attenzione nei confronti della rete nazionale delle acque ad uso domestico”. Qualche venditore accenna addirittura alla pericolosità del cloro ”quando è risaputo che il cloro è utilizzato per disinfettare l’acqua e il suo utilizzo segue procedure certificate a garantire la giusta disinfezione senza pericolo per l’uomo, ”lo troviamo utilizzato anche nelle comuni piscine pubbliche e private. I livelli di Cloro nell’acqua inoltre sono costantemente monitorati e devono rimanere entro i range indicati dalla legge”. ”Esistono numerosi indagini su questi impianti di filtraggio e tutti concordano sul mettere in guardia il consumatore, ”invitiamo chi di dovere – conclude il Presidente della Federcontribuenti Marco Paccagnella – a tutelare i consumatori contro queste pratiche commerciali scorrette ai limiti della truffa”.(ANSA).