“Se è vera la declinazione che i Veneti scelgono cosa fare a casa propria, allora è necessario che la Regione del Veneto faccia sentire la propria voce sulle infrastrutture strategiche per l’economia e per il turismo regionale. Gli aeroporti veneti sono troppo importanti: le notizie di una possibile cessione del controllo di Save a fondi di investimento francesi non possono passare inosservate e dobbiamo dibatterne nel massimo organo di rappresentanza dei veneti”. Sono le parole del consigliere regionale del gruppo misto Fabrizio Boron che spiega: “Sembra, da notizie giornalistiche, che Save stia trattando la cessione delle quote di controllo degli aeroporti veneti alla società d’investimento francese Ardian, attraverso un’operazione stimata di oltre il miliardo di euro. Credo che il dibattito avvenuto in questi giorni in Regione debba essere indirizzato verso dialoghi proficui e costruttivi, non verso meri dibattiti ideologici tra partiti: in fin dei conti, la regione dell’Autonomia, che all’interno delle 23 materie chiede anche autonomia su porti e aeroporti civili, se non possiede visione strategica non può ambire all’autogoverno. La regione che vuole portare a sé il controllo del sistema autostradale veneto può girarsi dall’altra parte sugli aeroporti veneti? La Regione del Veneto già in passato ha utilizzato la sua grande forza finanziaria per portare a termine la Pedemontana che necessitava di circa 1,5 miliardi di euro per essere completata, seppure oggi produca perdite. Ora, di fronte a queste notizie, potrebbe, se confermate, utilizzare la finanziaria regionale Veneto Sviluppo, qualora si rendesse necessario, per intervenire a difesa degli interessi del sistema economico veneto”.
“Come consiglieri eletti dai veneti – conclude Boron – abbiamo il diritto di sapere se è reale la possibile cessione in mano francese della più grande infrastruttura economica e turistica aeroportuale del Veneto, visto che Save è una società privata che agisce con concessione pubblica”.