Un altro importante riconoscimento internazionale per un professore dell’Ateneo di Padova: Vincenzo Pace è il vincitore dell’Hoffmann Academic Award per la sua «competenza interculturale». Il premio viene assegnato annualmente dall’Università di Vechta, in Germania: la cerimonia di premiazione avrà luogo questa sera, e vedrà presente oltre al professor Pace anche Francesco Gnesotto, prorettore vicario dell’Università di Padova.
«Voglio fare i miei complimenti al professor Vincenzo Pace per il prestigioso riconoscimento ottenuto – afferma il Rettore Giuseppe Zaccaria – ennesima testimonianza del grandissimo capitale umano che c’è nel nostro Ateneo. Non ci stancheremo mai di gioire per ognuno di questi riconoscimenti, che premiano non solo chi li riceve, ma tutta quella comunità che è l’Università di Padova, il lavoro quotidiano e prezioso di tutti noi».
Nell’ambito dell’insegnamento di sociologia delle religioni, Pace ha promosso sin dal 1990 un corso di sociologia dell’Islam con il duplice scopo di offrire una conoscenza scientifica di tale religione nell’Università di Padova in un momento di grave crisi nella riva sud del Mediterraneo (per la precisione, la crisi in Algeria). Tale insegnamento – il primo a livello universitario in Italia in ambito sociologico – ha consentito di aggregare presso l’Università di Padova, un gruppo di ricercatori che si sono specializzati nella sociologia dell’Islam. Inoltre, tutto ciò ha favorito la promozione di incontri interculturali e interreligiosi nella società locale e a livello nazionale e una maggioranza attenzione alla presenza delle comunità musulmane sia da parte delle autorità pubbliche sia di quelle religiose (in particolare della Chiesa Cattolica e della Chiesa Valdese-Metodista). Infine, tutta l’attività svolta (corsi di studio, ricerche, incontri pubblici ecc.) ha permesso di realizzare il progetto di un Master sugli studi sull’Islam d’Europa con la finalità specifica di formare, a livello universitario, una nuova generazione di leader e responsabili di comunità musulmane in Italia. Negli ultimi dieci anni circa la ricerca di Pace si è orientata in prospettiva interculturale: da un lato, affrontando il tema dell’emergente diversità religiosa in un Paese a forte tradizione cattolica, cercando di misurare l’ampiezza e l’articolazione delle nuove presenze religiose (dai Musulmani ai Sikh, dagli Ortodossi ai Neo-Pentecostali, dai Buddhisti agli Induisti), dall’altro, impegnandosi a promuovere, assieme ad altri ricercatori e studiosi, nonché assieme anche a rappresentanti delle minoranze religiose storiche e nuove, il dibattito pubblico sul riconoscimento da parte dello Stato di tali presenze. A tal fine, a livello locale, EP ha organizzato vari corsi di alta formazione per funzionari pubblici sulle politiche pubbliche di riconoscimento e gestione delle differenze religiose nella città di Padova. Pace ha partecipato sin dall’inizio (1984) alla creazione del Centro Studi sui diritti umani dell’Università di Padova, dedicandosi in particolare al tema del dialogo interreligioso in relazione alla tutela dei diritti umani. In tale ambito ha contribuito a elaborare corsi di formazione per gli insegnanti delle scuole secondarie in Italia, uno specifico modulo del Master dedicato interamente al rapporto fra Islam e Diritti Umani nelle società contemporanee di matrice musulmana e infine, a numerosi programmi di scambio con Università del mondo musulmano (Jordan, Cairo, Tunisi, Rabat, Isfahan).
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