Quasi sessanta milioni di euro di tagli al funzionamento di Giunta e consiglio regionale: basta assegni di fine mandato e ricalcolo di tutti i vitalizi, che da soli costano ai cittadini del Veneto 11 milioni di euro.
E’ la manovra che Alessandra Moretti si è impegnata a portare avanti sin dal giorno dopo la sua elezione a presidente della Giunta regionale del Veneto. I particolari del piano di lotta agli sprechi della politica e trasparenza illustrato oggi nella sede del comitato elettorale a Limena (Padova).
Taglieremo dell’80% indennità di funzione del presidente della Giunta regionale, quindi il mio – ha spiegato Alessandra Moretti – e del 10% dell’indennità di carica. Il che comporterà ogni anno minori uscite per la macchina della Regione di 5 milioni e 800mila euro, per quanto riguarda Giunta e Consiglio regionale in carica.
Passeremo dall’attuale sistema forfettario, per cui a prescindere da quanto effettivamente speso, ogni consigliere riceve 4500 euro forfettari, a un sistema che prevede un tetto massimo di spesa di 1500 euro mensili, che dovranno essere rendicontanti in maniera analitica e ogni spesa sarà pubblicata su internet. Questo ci chiedono i cittadini”. Clicca qui per vedere l’intervista ad Alessandra Moretti
Oltre all’abolizione dell’assegno di fine mandato, per il presidente per gli assessori e per i consiglieri regionali, che attualmente è di 38 mila euro al termine dei primi cinque anni e 76 mila euro dopo la seconda legislatura, Alessandra Moretti ha inoltre annunciato un ricalcolo dei vitalizi per gli ex consiglieri regionali. “I vitalizi verranno ricalcolati – spiega la candidata del centrosinistra alla presidenza del Veneto – dall’attuale sistema retributivo al metodo contributivo: esattamente come si calcola la pensione di tutti gli altri cittadini. Con questo sistema ogni anno la Regione risparmierà 8 milioni e 400mila euro sugli 11 milioni e 200mila euro spesi finora ogni anno per i vitalizi”.
Due i cardini del capitolo “Trasparenza e lotta alla corruzione”
“Ridurremo le aziende partecipate e i loro consigli di amministrazione dai 98 attuali, con in molti casi bilanci in rosso, alle sole partecipate strategiche.
Non voglio che le controllate si trasformino in poltronifici. Costruiremo due macro holding: una per le infrastrutture, l’altra per la gestione e gli interventi finanziari.
Su tutta l’attività della Giunta e dell’amministrazione regionale vigilerà un Garante anticorruzione che sarà indipendente dalla Giunta e nominato con una maggioranza dei due terzi del Consiglio regionale”.
Altri interventi annunciati da Alessandra Moretti riguardano l’introduzione della “Agenda trasparente” che permetterà il monitoraggio del lavoro di Presidente ed assessori, analogamente a quanto avviene con i commissari europei, ogni cittadino saprà per ogni giorno dell’anno, chi il singolo assessore ha incontrato e di cosa è stato discusso. Con il progetto di trasparenza della macchina regionale inoltre tutte le spese regionali saranno chiare e documentate, dalla fattura più piccola alla più importante: “i veneti devono sapere come sono spesi i soldi della Regione” ha sottolineato Alessandra Moretti.
Stessa procedura anche per tutti gli appalti che dipendono dalla Regione.
“Un caso Mose non deve più accadere – ha concluso la candidata alla guida della Regione Veneto – un’opera che doveva costare un miliardo e mezzo ne costerà più di sei. Non deve più accadere. Rivolteremo come un calzino il sistema appalti perchè qualcosa non ha evidentemente funzionato”.
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