Stamattina, giovedì 14 dicembre, il Museo di Storia della Medicina di Padova, che ha da poco inaugurato la sorprendente mostra Venire alla luce. Dal concepimento alla nascita, dedicata al tema universale della vita, ha accolto tra i suoi visitatori un ospite molto speciale, il campione olimpico Alex Zanardi. «La sua visita al Museo – commenta il Presidente della Fondazione MUSME, Francesco Peghin – rappresenta un prezioso spunto di riflessione su sport, salute e disabilità. Nei prossimi mesi avvieremo un progetto cui la Fondazione, particolarmente sensibile ai valori dello sport come veicolo e “medicina” per il superamento di ogni barriera, tiene molto, dedicato proprio a “Sport, Tecnologia e Disabilità”, con diversi exhibit multimediali».
In questa prospettiva s’inserisce l’incontro di stamane. Zanardi, infatti, metterà a diposizione del Museo la sua celebre Handbike, con cui lo sportivo di origini emiliane ma padovano d’adozione ha vinto l’Oro a Londra. L’Handbike, che verrà esposta al Museo dalla seconda metà di gennaio, è lo strumento che ha permesso a Zanardi di raggiungere performance di altissimo livello, simbolo della forza e del coraggio di questo straordinario atleta.
All’interno del contesto museale la Handbike rappresenta il rapporto positivo e vincente tra tecnologia e disabilità con un doppio riferimento allo sport e alla medicina. Lo sport, grazie al supporto dell’innovazione tecnologica, è in quest’ottica “la” medicina che consente di superare i limiti, antidoto all’apatia e al ripiegamento su se stessi: la passione e la fiducia sono gli ingredienti della ricetta di Zanardi per la conquista della felicità. «La nostra curiosità – osserva il campione – ci spinge a guardare lontano e alle grandi potenzialità racchiuse dentro di noi. Al MUSME ho compreso ancora meglio il valore della tecnologia e ho scoperto ancora una volta, come già successo nel mio percorso sportivo, che la curiosità dell’uomo aiuta ad abbattere le barriere che lo circondano».
D’altro canto, la medicina, le cui scoperte hanno rivoluzionato la nostra vita quotidiana e sono ampiamente raccontate lungo i tre piani del MUSME, contribuisce a migliorare le condizioni di vita proprio in situazioni di disabilità e di difficoltà.
Sport, Tecnologia e Disabilità confluiscono tutti in un’unica parola, un solo comune denominatore: medicina, intesa nel senso più alto di cura e prospettiva di miglioramento, cammino verso il progresso.
Con questo spirito il MUSME intraprende questo nuovo importante progetto, che verrà ulteriormente ampliato, coinvolgendo il mondo paraolimpico, oggi più che mai fonte d’ispirazione per tutti.