Allarme bomba a Padova: il racconto tragicomico del giornalista che incontra il vigile in divisa

 

Dal profilo facebook del giornalista Sergio Aldighieri, firma storica del Gazzettino, riproponiamo questa storiella collaterale all’allarme bomba di ieri.
Sabato 24 gennaio 2015: a Padova scatta il temuto allarme bomba. Il centro è bloccato. Vigili ovunque, traffico deviato e pedoni pure: carabinieri, polizia e vigili urbani hanno bisogno di muoversi.
Seconda fase, piazza delle Erbe, angolo via Manin, sottoportico del Palazzo delle Debite: arrivano due vigili a bordo di un furgone; installano una transenna e bloccano il transito sotto il portico. Da quel momento l’ingresso ai negozi è vietato. Ma solo con direzione da via Manin a via Fiume e non viceversa. Stupore della gente: perché da un lato sì e dall’altro no. Risposta dei vigili: “Ordini dall’alto”.
E ancora: “Chiedo scusa signori vigili, ma quelle persone ferme davanti al giornalaio, come sono arrivate lì ? “.
“Semplice risponde uno dei due, ora le spiego come fare: percorra via Daniele Manin, via Monte di Pietà, Piazza dei Signori, via Fiume e si trova alle spalle dell’edicola. E aggiunge: guardi che in zona ci sono anche altre edicole”.
“Un’altra preghiera signor vigile: mi faccia fare quei due passi, così raggiungo il giornalaio, anche perché vedo altre persone lì in attesa”.
Risposta: “Di qui non si passa”.
C’è chi però ha già baipassato un paio di volte l’improvvisato check point .E’ stato sufficiente girare attorno al compattatore di AcegasApsAmga, lì a due passi, per raggiungere il sottoportico dall’altro senso di marcia, ovvero quello libero dal divieto.
Nel frattempo il giornalaio non vuole perdere altri clienti e consegna il quotidiano a una persona che lo attende al posto di blocco: servizio a domicilio.
E’ quasi mezzogiorno: la mattinata è scorsa veloce e qualcuno, ad alta voce, rivolto verso il Comune commenta: “Speriamo che lassù qualcuno dia l’ordine ai vigili di andarsene e di “liberare” il giornalaio, se no quello rimane isolato sino a sera”. Pochi minuti dopo è accontentato. Arriva un’auto con due poliziotti a bordo, scambiano poche parole con i due vigili che smontano la barriera, la infilano nel furgone e se ne vanno.
L’allarme bomba è finito, l’edicola è libera, qualcuno ci ha rimesso la faccia, qualcun altro… alcune copie di giornali.