Piero Ruzzante arcicritico nei confronti della gestione dell’emergenza alluvione nel Veneto da parte della Giunta Zaia. Dal capogruppo del consigliere regionale riceviamo e pubblichiamo
“A distanza di poco meno di un anno dall’alluvione che il 31 ottobre del 2010 si accanì contro il Veneto, è evidente a tutti (categorie economiche, amministratori, famiglie e imprese colpite) che la situazione – sia sotto il profilo dei rimborsi ai danni subiti, sia sotto quello della realizzazione di opere strutturali atte ad evitare il ripetersi di una catastrofe simile – è pessima: siamo di fronte ad una sostanziale assenza di risultati e soluzioni. Un giudizio assolutamente negativo, cui la Giunta Zaia e lo stesso Governatore, non possono sottrarsi.
Per quanto riguarda i rimborsi, nonostante le rassicurazioni e i proclami di un anno fa del Governo e dello stesso Zaia (vi ricordate? “Nessuno verrà lasciato solo”, diceva) la situazione a cui assistiamo e denunciata dai rappresentanti delle categorie economiche e dai portavoce dei comitati degli alluvionati – tra mancati rimborsi, lungaggini burocratiche e storni di fondi – è desolante. Ma è ancora peggio se si guarda in prospettiva futura, soprattutto se si pensa che le centinaia di cantieri aperti dalla Regione (di cui molti in clamoroso ritardo) servivano solo a mettere una pezza ai danni più urgenti, mentre quelle opere strutturali necessarie a mettere in sicurezza il territorio non sono neanche iniziate. Ossia: alla prossima ondata eccezionale di maltempo, siamo da capo.
La soluzione, sempre secondo Zaia, era farsi un’assicurazione privata. E qui arriviamo, all’ennesimo paradosso, in quanto, sempre ad un anno di distanza, non esistono ancora le polizze contro le alluvioni e non c’è una compagnia assicurativa disposta a firmare un contratto in tal senso e non solo nelle zone a rischio. Vale a dire che la soluzione di Zaia (“fatevi un’assicurazione privata”), senza nessun gesto concreto per realizzarla, rimane solo lettera morta, una dichiarazione buona solo per i titoli dei giornali e dei tg, ma che, oggi, non ha nessun riscontro reale per i cittadini veneti. Il solito modo di fare dei leghisti quando governano: tante parole pochi fatti. E non sfugge a nessuno che, forse, un motivo per cui queste assicurazioni ancora non esistono è perché il rischio è ancora troppo alto e, lungo questo anno, a parte le chiacchiere, non è stato fatto nulla di concreto perché diminuisse”.