Un utile di oltre centomila euro nel bilancio 2015 in corso di chiusura, che verrà approvato a breve e un risultato che si mantiene positivo anche per la gestione tra l’anno in corso e il 2018. Sono i due principali indicatori della gestione che il Consiglio di amministrazione di AltaVitaIra ha approvato nel corso dell’ultima riunione, votando la relazione del segretario direttore generale Sandra Nicoletto.
Il bilancio di previsione si attesta per l’anno in corso con un valore della produzione che sfiora i 24 milioni di euro, per un numero di posti letto autorizzati nei vari livelli di assistenza che rimane al numero di 604. Anche per il 2016 come avvenuto per l’anno scorso, il CdA di AltaVitaIra ha deciso di non aumentare le tariffe dei centri diurni e dei centri servizi di via Beato Pellegrino, di palazzo Bolis di Selvazzano Dentro e del pensionato Piaggi di piazza Mazzini.
Tra le novità di quest’anno l’adozione a partire dal prossimo mese di venti posti letto del nuovo progetto in collaborazione con l’ulss 16 dell’ospedale di comunità.
“I risultati dell’aumento di efficienza dei costi non direttamente connessi all’assistenza dei nostri ospiti si stanno palesando già sul bilancio di quest’anno – spiega il presidente del Consiglio di amministrazione Stefano Bellon – abbiamo avviato l’anno scorso, concertandola il più possibile con le rappresentanze sindacali, una riorganizzazione interna che ha significato, a parità di ore lavorate dai nostri dipendenti un miglioramento dell’assistenza e al contempo una diminuzione significativa dei costi quali quello della lavanderia o dei servizi di ristorazione, senza intaccare, ma anzi migliorando, anche il giudizio complessivo che l’ente riscontra presso i propri ospiti e familiari. Abbiamo investito in formazione del personale e nella ricerca di tecniche e prodotti che migliorano le performance nella cura della persona: ulteriori miglioramenti ce li aspettiamo nei prossimi due anni sul fronte del consumo energetico. Stiamo ottimizzando le risorse a disposizione, per non dover tagliare i servizi. Una logica che sta premiando la serietà dei nostri dipendenti e che mantiene eccellente la qualità della vita di chi vive e lavora all’interno delle nostre strutture: sempre più accoglienti e funzionali per una vita che deve essere il più possibile confortevole per tutti. I numeri dei bilanci dell’anno scorso e del piano triennale spazzano via equivoci e ombre che erano state sollevate a mezzo stampa nei mesi scorsi: il Consiglio di amministrazione in carica potrà effettuare un passaggio di testimone alla prossima amministrazione di vertice dell’ente consegnando non solo una “macchina” sanitaria ed assistenziale rodata, ma anche risultati di gestione che hanno pochi casi altrettanto virtuosi in tutta la Regione. Sono stati molti gli investimenti già realizzati e pianificati in questi anni, grazie alla gestione oculata del management e allo sforzo per migliorare in maniera continua le performance da parte di tutta la squadra dei collaboratori dell’AltaVitaIra. Continueremo a puntare sulla formazione del personale, come leva per migliorare anche in futuro la capacità dell’Ente di rispondere in maniera efficace alle esigenze degli ospiti, specie a quelli in una età che ne rende la qualità della vita più fragile”.
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